Cronaca
I dati agghiaccianti delle morti nelle Rsa bergamasche
I dati agghiaccianti delle morti nelle Rsa bergamasche. Lì, dove non è andato tutto bene.
Quella dei nostri anziani nelle Rsa bergamasche è stata una strage silenziosa. I cittadini della provincia di Bergamo lo sapevano già ma a confermarlo oggi arrivano i dati forniti da ATS Bergamo.
Altreconomia infatti ha pubblicato i dati «forniti dall’Ats di Bergamo dopo oltre cinque mesi dalla prima istanza di accesso civico — è scritto nell’articolo —.Ci è voluto un ricorso al Tar, e l’impegno straordinario degli avvocati Ernesto Belisario e Francesca Ricciulli dello studio E-Lex, per smuovere la direzione sanitaria dell’Agenzia e convincerla, a pochissimi giorni dall’udienza, a fornire l’ultima parte dei dati».
Perché dunque questo ostracismo? Perché arrivare a fornire i dati solo ora? Forse per la gravità degli stessi dati che raccontano di un’ecatombe silenziosa e di tante responsabilità che la Magistratura dovrà accertare.
Dunque 1.308 sono stati i decessi solo a marzo, 42 al giorno +702% rispetto a marzo 2019 (163 decessi). In particolare il primo semestre ha registrato 2.255 decessi, + 127% rispetto al 2019 (992 decessi). Il dato, com’è visibile nel grafico, è schizzato nel mese di marzo.
Pur calcolando una quota di decessi estranei alla pandemia, i dati di marzo sono totalmente fuori da ogni logica e testimoniano un abisso tra il 2019 e il 2020. La differenza è sicuramente stata segnata dalla pandemia seppure la maggior parte delle morti non siano state accertate come Covid19. Nelle Rsa infatti non si facevano tamponi.
A inizio marzo dunque, mentre diversi direttori avevano bloccato gli ingressi agli esterni in anticipo su decreti e delibere e mentre altri sono andati contro l’indirizzo di tenere aperti i centri diurni, mentre i dipendenti erano disperati per la mancata di DPI, la Regione cos’ha fatto? In piena emergenza (l’8 marzo) Regione Lombardia ha chiesto a chi avesse strutture separate di accogliere malati Covid non gravi dagli ospedali che scoppiavano, così quasi ad alimentare il virus lì dove stava già facendo una strage. Lì, nelle Rsa, dove non è andato tutto bene.
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25 Settembre 2020 at 16:27
In realtà ci sarebbe MOLTO POCO da commentare……La notizia si commenta da sola, purtroppo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Che riposino almeno in pace…………………