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Cronaca

Sanità lombarda, in Regione la mozione “anti seconda ondata” di Carretta

Sanità lombarda, in Regione la mozione “anti seconda ondata” di Carretta (Azione). Richieste costruite insieme al personale medico.

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Presentata lunedì mattina sui social del consigliere regionale Niccolò (Azione) la corposa mozione che riguarda il comparto della sanità lombarda, redatta anche grazie al confronto di operatori del settore e medici, sarà discussa oggi. “Una mozione corposa e molto esigente, ma è quello che serve per garantire ai cittadini maggiore sicurezza durante questa seconda ondata che, purtroppo, è arrivata in modo così veemente. Auspico vivamente che ci sia dialogo con la maggioranza, dire di no per partito preso è sbagliato” così ha spiegato Carretta durante la conferenza stampa in streaming sulla sua pagina Facebook.

Mozione costruita insieme al personale medico

“Questa mozione sa di quel che parla perché è stata costruita insieme al personale medico, sanitario e socio-sanitario che tutti i giorni affronta di petto questa terribile epidemia. Occorre dotare di strumenti adeguati tutto il personale affinché si possa governare questa nuova ondata di contagi. Purtroppo, Regione Lombardia, nonostante quel che dicano gli esponenti di Maggioranza è arrivata in ritardo e non ha saputo organizzarsi in tempo per gestire in un modo più consono questa epidemia che sapevamo non essere certo sconfitta con l’arrivo dell’estate”.

I temi: Rsa, tutela al personale e gestione focolai e ospedali

“Parliamo di RSA – prosegue Carretta – di tutele ai medici e infermieri, di riconoscimenti economici agli specializzandi, percorsi differenziati negli ospedali, interventi tempestivi, test rapidi e ancora assistenza di territorio, ma anche di una seria e urgente modifica della Legge 23 del 2015 che è causa di molti disagi che da febbraio vediamo tutti i giorni”.

Monica Lippa, del tavolo Sanità lombardo di Azione ha dichiarato: “Azione, con spirito propositivo vuole contribuire fattivamente con proposte concrete e fattibili. Il tavolo di lavoro regionale sulla Sanità riconosce l’importanza dei temi che tocca la legge regionale 23 e lavorerà certamente per dare il proprio contributo e modificare quel che ha messo in crisi il sistema in questi mesi.

“Andrea Di Salvo, del tavolo Sanità lombardo: “Siamo un partito neonato, ma con idee ben chiare e sappiamo che l’obiettivo primario, in questo momento, è senz’altro rappresentato dal tema sanitario. Azione non lavora per slogan, ma interviene in modo puntuale dopo un grande ascolto del territorio e un importante confronto con gli specialisti. Se la mozione dovesse passare, da domani, si aprirebbe finalmente un nuovo scenario per la sanità lombarda”.

Proposte tecniche per evitare effetti della prima ondata

Il Dott. Andrea Segalini della ASST Lodi ha dichiarato: “La prima ondata è stata intensa nel territorio in cui lavoro e vivo e terminata la prima ondata mi sono riunito con alcuni colleghi per guardare indietro e vedere cosa non aveva funzionato. Abbiamo fatto alcune proposte tecniche per evitare gli effetti della prima ondata e cii siamo concentrati sul fatto che ospedali da soli non avrebbero retto un secondo shock della stessa intensità, ma occorreva chiamare in causa la medicina di territorio per decongestionare i pronti soccorso. L’altra questione – conclude Segalini – è quella relativa al fondamentale screening del personale sanitario e la prevenzione tramite vaccino su cui a livello regionale risultiamo un po’ in ritardo rispetto ad altre regioni”.

Gessica Costanzo

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1 Commento

1 Commento

  1. Sergio

    3 Novembre 2020 at 15:59

    Chiudere la val seriana nel weekend!

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