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Cronaca

Superiori a scuola da lunedì se la Lombardia non sarà in zona rossa

Rientro in sicurezza ma se scatta la zona rossa continuerà la didattica a distanza

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Dopo che il Tar ha sospeso l’ordinanza della Regione relativa alla didattica a distanza, giovedì pomeriggio c’è stato un incontro per definire l’attuazione del decreto del tribunale amministrativo. La riunione in Prefettura a Milano ha visto presenti il presidente della Regione Attilio Fontana e la vicepresidente Letizia Moratti. Al termine il prefetto di Milano Renato Saccone e la direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale Augusta Celada hanno firmato una nota per informare delle decisioni prese il presidente del Tar, oltre che i prefetti e i dirigenti degli uffici scolastici territoriali della Lombardia.

Rientro in sicurezza ma se scatta la zona rossa continuerà la didattica a distanza

Il documento sottolinea che «per garantire il rientro a scuola in sicurezza degli studenti delle scuole superiori, tanto il mondo scolastico quanto il sistema del trasporto pubblico locale necessitano di tempi organizzativi minimi». Perciò «Si è pertanto convenuto sulla ragionevole necessità, anche ai fini dell’omogeneità territoriale, che al Decreto de quo venga data attuazione a decorrere dal prossimo lunedì 18 gennaio, al fine di consentire al trasporto pubblico e agli istituti scolastici di disporre di tempi congrui per un’organizzazione adeguata allo scopo perseguito e per una opportuna comunicazione anticipata ai fruitori dei rispettivi servizi. Si tratta di tempi minimi insopprimibili, anche per la complessità dei “documenti operativi” provinciali, che coinvolgono altresì amministrazioni locali, forze dell’ordine, polizie locali, sanità e volontariato di protezione civile».

C’è un però: se oggi il Ministero della Salute, dopo la pubblicazione del nuovo report da parte dell’Istituto superiore di sanità, inserirà la Lombardia in zona rossa bisognerà continuare con la didattica a distanza.

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