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Cronaca

Vittime del Covid: a Bergamo nasce il Bosco della Memoria

Nasce a Bergamo il Bosco della Memoria: un luogo vivo per ricordare tutte le vittime del Covid-19. La cerimonia il 18 marzo.

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Sarà un bosco della memoria a ricordarci le vittime del Covid-19. Il progetto, pensato dall’Associazione Comuni Virtuosi, è stato adottato dall’Amministrazione Comunale di Bergamo e vedrà la luce il prossimo autunno presso il Parco della Trucca. L’idea di fondo è quella di creare un luogo vivo, altamente simbolico, capace di accogliere la memoria e al contempo costruire uno spazio di comunità, dove realizzare iniziative culturali, didattiche e ricreative pensate per il mondo della scuola, ma anche per tutti i cittadini che vorranno far crescere il bosco.

La cerimonia di inaugurazione il 18 marzo

L’intervento è stato progettato dall’architetto Paola Cavallini e dall’agronomo Roberto Reggiani. E’ prevista una cerimonia di posa del primo albero giovedì 18 marzo, in concomitanza con la prima giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19. “Abbiamo scelto non di realizzare un monumento, ma di piantare alberi, perché gli alberi ci ricordano qualcosa attraverso la vita – sostiene Marco Boschini, Coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi e ideatore del progetto – Vogliamo che il bosco si riempia di cose belle, in grado di affiancare alla memoria un pezzo di futuro, per quando sarà possibile ricominciare a stare insieme, vicini, in sicurezza.” 

Il ricordo del sindaco Gori

“Bergamo è stata la città più colpita dalla prima ondata di epidemia Coronavirus – ricorda il primo cittadino Giorgio Gori. – E’ successo all’improvviso, quando nessuno di noi immaginava una cosa simile. Abbiamo contato quasi settecento vittime solo in città, seimila in provincia. All’immenso dolore che si è associato alla deflagrazione dell’epidemia, si sono però affiancate anche della manifestazioni positive di solidarietà e coesione di questa comunità. Questo bosco ci aiuterà a ricordare, continuando a crescere insieme.”

Il progetto

Il progetto prevede la piantumazione complessiva di circa 750 tra alberi e arbusti: 130 alberi da frutta, 70 da bosco, 90 piccoli alberi e gli arbusti. Verranno realizzati dei camminamenti interni alle isole alberate e alcune sedute, per consentire alle persone che faranno visita al bosco di potersi fermare in raccoglimento. Quegli stessi spazi saranno anche i naturali punti di riferimento per l’organizzazione di eventi e iniziative pensate per valorizzare il bosco. Tutte le iniziative pubbliche saranno pensate e organizzate per coinvolgere prioritariamente bambini e famiglie.

“La scelta dell’area è caduta sul Parco della Trucca – racconta l’Assessora al Verde Marzia Marchesi -, perché è il punto più vicino al “Papa Giovanni XXIII”, che è stato il presidio sanitario più coinvolto per combattere il virus. Realizzare questo bosco rappresenta un riconoscimento anche per chi è ancora oggi in prima linea.”

Altro obiettivo è quello di individuare sul territorio una o più realtà associative che vogliano contribuire alla gestione del bosco, ciò che faciliterà una più ampia condivisione del progetto e del luogo con i cittadini del territorio.

“Un luogo abitato da alberi, – sostiene il Dott. Luca Lorini, primario terapia intensiva Papa Giovanni XXIII – un luogo dove ci sarà socializzazione: è il vaccino fondamentale per l’isolamento a cui questa terribile pandemia ci ha costretti.”

Per sostenere parte dei costi di realizzazione del bosco è stata attivata una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso – prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation. “Per realizzare questo progetto abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Cittadini, imprese, realtà associative. Ogni contributo consentirà di rendere possibile l’opera, che dal prossimo autunno sarà il luogo del ricordo vivo per tutti quanti hanno perso o stanno perdendo ancora oggi un proprio caro” conclude Boschini.

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