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Cronaca

Bergamo: in città arriva la prima escape room 4.0

Inferno di Dante, Area 51 e Psyco Hospital1969 sono le tre stanze di fuga del franchising Cronos Escape Room in centro città a Bergamo.

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Arriva in centro città a Bergamo la prima escape room 4.0, dove interconnessione, informatica ed elettronica si uniscono a scenografie di alta qualità e raffinati enigmi per creare un’esperienza di gioco e di relazione più coinvolgente che mai.  Inaugurerà infatti venerdì 10 l’Escape Room Cronos con l’apertura di tre stanze di fuga e il via per l’utilizzo di 300 biglietti omaggio distribuiti nelle scorse settimane. Inferno di Dante, un viaggio in compagnia del Sommo Poeta che parte dalla Selva Oscura fino alle porte degli Inferi. Area 51, per gli amanti della scienza e dell’ufologia, alla ricerca dei segreti che la più grande potenza mondiale tuttora nasconde. Psycho Hospital 1969, un ospedale psichiatrico abbandonato che nasconde inquietanti misteri (qui la video demo delle tre stanze). 

Lo scopo dell’escape room

Qualunque sia il tema scelto lo scopo è sempre quello: riuscire a fuggire dalla stanza in un’ora di tempo, utilizzando logica e pensiero laterale, affidandosi alle capacità e intuizioni dei propri compagni di squadra e seguendo il vecchio adagio che recita che l’unione fa la forza.

Da una delle cinque vetrine della nuova escape room che corrono lungo via Corridoni 32 è possibile, per i passanti, guardare dentro una delle stanze e immergersi in ciò che sta o meno accadendo, mentre una volta entrati nella zona reception una vetrata rende visibile “la stanza dei bottoni” – è la prima escape room in Italia con sala di controllo a vista – dove gli aspetti fondanti che caratterizzano la quarta rivoluzione industriale un modello tecnologico intelligente, automatizzato e interconnesso – prendono forma per offrire a ogni partecipante un’esperienza di gioco estremamente coinvolgente. Qui è il computer a gestire in modo intelligente l’evoluzione del gioco abbassando il margine di errore umano a zero. 

Tre le postazioni di regia dove i computer, ognuno con il proprio operatore che avvia e monitora l’esperienza risolvendo eventuali problemi, gestiscono autonomamente e in modo intelligente i dati e le sequenze di gioco delle tre escape room: effetti speciali, audio, video, luci, macchine del fumo, aiuti e progressione del percorso. 

«Le scenografie che riproducono le realtà dei temi di ogni stanza sono curate in ogni dettaglio per offrire il massimo a ogni partecipante senso di realtà sia alla vista sia al tatto», spiega Alberto D’Annibale – classe 1995, fondatore nel 2017 del franchising Cronos Escape Room che, a oggi con Bergamo sede aperta insieme ai soci Luca Ronchi e Alberto Duregon, conta 12 stanze di fuga lungo tutta l’Italia – che prosegue: «Dalle specifiche pareti di ogni stanza fino agli oggetti, come ad esempio un’arpa laser che bisogna suonare seguendo una certa melodia per potere procedere, crediamo che qualità e tecnologia all’avanguardia siano la chiave per differenziarsi sul mercato».

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1 Commento

1 Commento

  1. Marcello

    11 Settembre 2021 at 9:14

    E’ necessario il green pass per accedere alle escape room sopramenzionate?

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