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Aeroporto di Bergamo

All’aeroporto di Orio il Caravaggio del Manzù dà il benvenuto a Bergamo – foto

Cerimonia questa mattina all’aeroporto di Orio al Serio dove il Caravaggio del Manzù dà il benvenuto a Bergamo

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E’ stata svelata questa mattina la scultura di Giacomo Manzù raffigurante Caravaggio trasferita a novembre dal giardino del Palazzo della Provincia, in via Tasso, all’aeroporto bergamasco di Orio al Serio. La pregevole opera dell’artista bergamasco scomparso nel 1991, è stata concessa a Sacbo in comodato proprio dalla Provincia di Bergamo. La scultura è così stata collocata all’ingresso della Porta 3 dell’aerostazione per dare il benvenuto a tutti i passeggeri provenienti dalle più disparate destinazioni.

La monumentale opera in bronzo è alta più di due metri e raffigura il celebre pittore – un uomo seduto e pensieroso, con una canestra di frutta ai suoi piedi –. Il suo posizionamento in uno dei luoghi più frequentati della città consolida ancora di più il legame tra Manzù, Bergamo e Caravaggio, a cui l’aeroporto è dedicato. In migliaia la vedranno ogni giorno, entrando e uscendo dallo scalo. Un biglietto da visita pensato anche guardando al 2023, quando Bergamo e Brescia saranno Capitale italiana della Cultura.

Presenti alla cerimonia: Giovanni Sanga, presidente di Sacbo e alcuni amministratori e forze dell’ordine locali. Gradita ed emozionata ospite Giulia Manzù, figlia dell’artista e presidente Fondazione Giacomo Manzù, che ha ricordato il legame del padre con la propria terra natia. A relazionare sul talento e sull’impegno di Manzù il prof. Fernando Noris, curatore della riedizione della pubblicazione “Manzù Bergamo Caravaggio un dialogo rinnovato“. Entrambi hanno ricordato il legame tra Manzù e Caravaggio, eletto a suo maestro e mentore.

Il Caravaggio del Manzù – foto

Il Caravaggio del Manzù – video

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