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Cronaca

Crediti d’imposta energia e gas: un aiuto concreto per le imprese

Le imprese che volessero ottenere questi rimborsi possono rivolgersi a Servizio Energia, la società che in Val Seriana si occupa della gestione di Gas ed Energia elettrica

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Un aiuto concreto per le imprese: sono i crediti d’imposta che, con il decreto energia, sono stati potenziati per arginare il caro bollette passando dal 20% al 25% quello concesso alle imprese l’acquisto di gas, dal 12% al 15% quello per spesa in elettricità delle imprese non energivore.

Le imprese che volessero ottenere questi rimborsi possono rivolgersi a Servizio Energia, la società che in Val Seriana si occupa della gestione di Gas ed Energia elettrica. Nella sede di Albino (via Isla, 6), i consulenti formati e sempre aggiornati, sono pronti a gestire queste pratiche per permettere al clienti di recuperare cifre importanti. Un’opportunità da non sottovalutare in un momento così delicato che sta mettendo in difficoltà diverse realtà produttive e imprenditoriali.

I contatti di Servizio Energia sono 035.0780618 e info@servizioenergia.org. Gli orari di apertura sono da lunedì a giovedì dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 13:30 alle 17:30. Venerdì e sabato dalle 8:30 alle 12.

Crediti d’imposta: le principali novità

Di seguito riportiamo le principali novità in materia di crediti d’imposta per fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia per le imprese contenute nel dI “energia ed investimenti”. Il tax credit per le gasivore al 25% Il credito d’imposta in commento è quello disciplinato all’articolo 5 del dI 17/2022 che prevede per le imprese a forte consumo di gas, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta.

Va ricordato che la misura del tax credit, nativa al 15% è stata già oggetto incremento, grazie all’articolo 5 del dI 21/2022, che ne innalzato la percentuale di 5 punti portandola al 20%. Ora in conseguenza delle ulteriori novazioni apportate dal decreto “energia ed investimenti” la misura del credito sale di ulteriori 5 punti attestandosi al 25%.

Tale percentuale maggiorata va applicata alla spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici. L’agevolazione è concessa solo qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore del mercati energetici (GME) abbia subito, per l’impresa avente i requisiti, un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

Contestualmente il decreto prevede la concessione di un credito d’imposta in versione ridotta al 10% per le imprese gasivore relativamente alle spese sostenute nel primo trimestre 2022 e sempre a patto che si rispetti il medesimo requisito dell’incremento del 30% del prezzo medio riferito allo stesso trimestre dell’anno 2019.

Il credito “gas” per le non gasivore.Il decreto in commento porta al 25% anche la misura del credito d’imposta per le imprese diverse da quelle a forte consumo di gas (di cui dall’articolo 4 del di 21/2022). La citata percentuale va applicata alla spesa sostenuta per l’acquisto gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.

Il bonus scatta solo qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore del mercati energetici (GME), abbia subito un incremento per il richiedente superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

Mini incremento del contributo energia.Sale di 3 punti percentuale, dal 12% al 15% il credito d’imposta disciplinato all’articolo 3 del dI 21 /2022 e concesso alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle energivore.

Il citato 15% si applica alla spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel secondo trimestre dell’anno 2022 qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019.

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1 Commento

1 Commento

  1. Alberto

    20 Settembre 2022 at 12:56

    I nostri soldi vanno a tutti tranne che a noi.
    Vanno a soros, ai migranti, ai rom, alle coop, alla Tunisia, alla Libia, a Zelensky, alla Bill Gates Found., a Bruxelles, al MEF. Ma quando è presente un’emergenza, come quella del caro energia, che ci affossa, non ci sono soldi.

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