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Dimissioni Moratti: le reazioni delle minoranze “Il centrodestra non esiste più”

Le reazioni di alcuni gruppi di minoranza che siedono in consiglio regionale

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A seguire le reazioni di alcuni gruppi di minoranza che siedono in consiglio regionale riguardo le dimissioni di oggi della vice presiedete di Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti.

“Le dimissioni della Vicepresidente Letizia Moratti non sorprendono visti i rapporti con Fontana e la sua maggioranza e sono una scelta conseguente coerente. Moratti sostiene quanto diciamo da sempre: Fontana e il centrodestra hanno malgovernato la nostra Regione e sono incapaci di dare nuovo slancio alla Lombardia”. Così il consigliere regionale e segretario regionale di Azione Niccolò Carretta. “Il centrodestra lombardo è in crisi e l’avvio di questo Governo rafforza la convinzione che non sia in grado di affrontare i veri problemi e l’avvio da incubo su medici novax e provvedimenti pasticciati ne sono la prova. La nostra posizione non cambia e anzi oggi più che mai è valida: siamo al lavoro per dare in tempi rapidi ai lombardi un progetto di rinnovamento per vincere le prossime elezioni, parlando a tutti i cittadini, e con la volontà di girare finalmente pagina dopo quasi 30 anni.”

“Le dimissioni dell’Assessora Moratti hanno certificato quello che da tempo sosteniamo: il centrodestra lombardo non esiste più. Perché si è rotto il patto tra quei partiti che avevano formato non una coalizione, ma un cartello elettorale. Una compagine politica inaffidabile, incapace di vere azioni a favore dei cittadini. Di più, un gruppo di potere dannoso, perché supino a interessi esterni all’amministrazione regionale”. Così Vinicio Peluffo, Segretario PD Lombardo. “La durezza delle accuse della Moratti nei confronti di Fontana, della sua Giunta ma anche del Governo, sono verità che da tempo abbiamo denunciato, anche attraverso campagne di mobilitazione tra i lombardi, come quella contro la lungaggine delle liste di attesa. Le dimissioni della Vicepresidente Moratti sono la sconfessione degli atti che lei stessa ha votato e portato avanti con il Presidente Fontana per lungo tempo.  Adesso è il tempo di una vera svolta, l’alternativa che questa regione aspetta. E tutte le forze, a partire dal Partito Democratico, che in questi anni hanno fatto opposizione in Regione sono le vere e credibili candidate alla successione”.

“Alla fine tanto tuonò che piovve… Non si può certo dire che le dimissioni del Vicepresidente e Assessore al Welfare Letizia Moratti giungano inattese, forse solo un po’ tardive rispetto a quanto tutti ormai si aspettavano e immaginavano – dichiara Elisabetta Strada, Consigliere Regionale del Gruppo Lombardi Civici Europeisti –. Gravi le dichiarazioni fatte in fase di dimissioni non solo sulla fiducia venuta a mancare nel rapporto diretto col Presidente Attilio Fontana, ma soprattutto la denuncia che “questa amministrazione non risponde più agli interessi dei cittadini lombardi” , “era evidente da tempo che i due non avrebbero potuto rimanere ancora seduti vicini tra i banchi della giunta. Stanno addirittura cambiando la legge regionale sull’indizione delle data delle elezioni per disinnescare il rischio che la ormai ex vicepresidente Moratti potesse disturbare la ricandidatura del governatore.”

“Ed è proprio in queste dinamiche interne al centrodestra – continua Strada – dove a contare sembrano solo equilibri di potere, poltrone e cariche, che emerge a nostro giudizio come la Regione Lombardia non sia in grado di affrontare e garantire una buona gestione del sistema sanitario lombardo, la competenza principale e quasi unica della Regione,  il vero nodo della questione: dopo l’ex assessore Gallera che ha pagato la clamorosa e purtroppo tragica inefficienza regionale nell’affrontare la pandemia, la Regione perde il secondo assessore alla sanità nella stessa legislatura (oltre a un cambio di 3 DG del Welfare). E lo perde nel momento meno opportuno: ci sono le Case di Comunità da aprire, le liste di attesa infinite e umilianti, le difficoltà dei Pronto Soccorso, la carenza cronica di medici, infermieri e personale sanitario, le politiche pressoché assenti in tema di disagio e dipendenze. Insomma, un elenco lungo e ben noto”.

“Ora Letizia Moratti abbandona la nave, era solo questione di tempo – prosegue – vedremo cosa farà da qui ai prossimi giorni, Intanto la sanità lombarda ha bisogno di risposte urgenti e non più differibili, ha bisogno di rimettere al centro le persone e non i giochi politici della maggioranza. Le elezioni si avvicinano. Anche questo serva da monito” conclude.

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1 Commento

1 Commento

  1. gianluca

    3 Novembre 2022 at 16:12

    andiamo alle elezioni prima possibile… il gemello di formigoni (recordman 100 avvisi di garanzia in carriera), ha fatto disastri, ha ragione sua eccellenza letizia moratti internazionale f.c… forza milan squadra fondata da un protestante di nottingham forest mister kilpin…-

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