Seguici su

Cronaca

Post voto: i morti di Covid della bergamasca non hanno ancora pace

Le reazioni del post voto coinvolgono anche i morti di Covid della bergamasca che, a quasi tre anni dall’inizio della pandemia, non hanno ancora pace

Pubblicato

il

Ne abbiamo lette e viste di ogni in 3 anni qui in Val Seriana, provincia di Bergamo, dove abbiamo masticato e digerito a fatica (e non completamente) il boccone amaro della pandemia ma mai avremmo potuto immaginare che i morti di Covid – i nostri morti di Covid spentisi a migliaia uno dopo l’altro in pochissime settimane in quella tragica primavera 2020, i nostri amici, parenti, conoscenti – venissero utilizzati anche nel dopo voto. Morti usati per dire “hanno vinto!” come fa oggi Libero Quotidiano in un articolo online dal titolo Attilio Fontana, il trionfo di Alzano e Nembro (in foto il cimitero di Nembro durante una commemorazione per le vittime del Covid19). Un articolo che riporta dati parziali. Perché se è innegabile che Attilio Fontana, grazie alla coalizione di centro destra, abbia vinto di gran lunga le elezioni regionali in Lombardia, l’analisi va illustrata in maniera completa. Partendo dal fatto che ha vinto l’astensionismo (un lombardo 6 non si è recato alle urne) ma soprattutto leggendo tutti i dati della coalizione di centro destra dove ha dominato Fratelli d’Italia passando dai 190.834 voti del 2018 ai 725.402 del 2023. Il singolo partito di Fontana alle regionali del 2018 prese 1.553.787 voti mentre nel 2023 ha preso 476.175 voti. lI consenso è calato, a favore di Fratelli d’Italia, anche nei due comuni più colpiti dalla prima ondata della pandemia, Nembro e Alzano Lombardo, lì dove anche Regione Lombardia non istituì tempestivamente la zona rossa. Nel 2018 la Lega ad Alzano prese 2665 voti con il 35,83% mentre nel 2023 ha preso 1001 voti con il 22,89%, attestandosi come singolo partito dietro al PD che è al 25,79% con 1128 voti. Analoga situazione a Nembro dove la Lega nel 2018 prese 2625 voti con il 38,69% mentre nel 2023 ha preso 865 voti con il 20,91%, anche qui partito dietro al PD che ha il 23,91% con 989 voti.

I dati di Nembro e Alzano delle elezioni regionali 2023 (fonte Eligendo)

I dati di Nembro e Alzano delle elezioni regionali 2018

Le reazioni di cittadini e familiari delle vittime

Quello che va raccontato dunque è che il consenso della Lega è sceso in molti comuni della bergamasca, lo dicono i numeri non valutazioni di merito. Illustrare i dati in maniera parziale, non solo oggi è irrispettoso per la nostra gente e per questo territorio, ma ferisce persone che ancora non hanno superato quella tragedia, ferisce chi ha scelto il silenzio, non rispetta il lavoro giudiziario di una Procura che indaga da quasi 3 anni e schiaffeggia chi combatte per ottenere una verità storica e giudiziaria. Nell’articolo di Libero si parla di “sciacalli del Covid”, come se cercare le responsabilità di una vera e propria strage che ha causato migliaia di morti in eccesso in poche settimane, sia una pretesa, quando in un Paese normale le stesse istituzioni si sarebbero messe sotto analisi, anche solo per non commettere più gli stessi errori. Chi ha scritto quell’articolo non ha pensato che dietro a quegli sciacalli non meglio specificati ci sono persone distrutte come chi ha scritto questo messaggio tramite l’associazione che si batte per la memoria Alzano Viva – Cittadinanza Attiva: “Buongiorno, signor Fontana. Sono uno sciacallo del covid. Avrei tanto piacere di incontrarla per esporle nei dovuti modi il mio punto di vista. Ci vediamo al Cimitero, scelga lei quale“.

Attoniti anche i familiari delle vittime del Covid19 dell’associazione #Sereniesempreuniti che commentano: “Siamo molto dispiaciuti del fatto che dopo tre anni ci si sia già dimenticati di quanto successo nelle diverse fasi della pandemia e confidiamo nella giustizia perché quei corpi accatastati che non hanno avuto nemmeno una degna sepoltura meritano la verità. Perché tra gli sciacalli del Covid non si annoveri chi semplicemente ancora oggi non ha avuto mai risposte e nemmeno la possibilità di essere ascoltato da quelle stesse istituzioni che hanno il dovere di governare la nostra civiltà e di salvaguardare diritti fondamentali quali quello alla salute e alla vita“.

Fa eco Consuelo Locati, familiare e legale delle vittime del Covid19 che hanno depositato esposti alla Procura di Bergamo e intrapreso una causa civile al Tribunale di Roma proprio contro Regione Lombardia, Ministero della Salute e Governo Conte: “Gli sciacalli del Covid sono quelli che usano i numeri e i morti per dare la loro interpretazione dei fatti senza tra l’altro rispettare l’attività giudiziaria ancora in corso. Regione Lombardia, così come il precedente governo Conte, non ha mai intrapreso un percorso di auto analisi serio volto a rifondare la sanità pubblica. La Lega può raccontare di aver vinto ma la gente sa che il consenso è calato proprio perché siamo in tanti a non aver dimenticato. E ricordiamo sempre che i due procedimenti, penale e civile, sono ancora in corso con la volontà, come ha recentemente dichiarato il Procuratore di Bergamo Antonio Chiappani, di restituire la verità ai bergamaschi e dunque la dignità ai nostro cari che non ci sono più. Usare il termine sciacalli del Covid ha mancato di rispetto più a loro che a noi, quasi fosse vilipendioso”.

Gessica Costanzo

Tutti i diritti riservati @

Continua a leggere le notizie di Valseriana News e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *