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Cultura

Sabato 22 e domenica 23 aprile in Val di Scalve si inaugura la Via Decia

Appuntamento da non perdere sabato 22 e domenica 23 aprile in Val di Scalve con l’inaugurazione della Via Decia

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Sarà inaugurata ufficialmente il prossimo 22 e 23 aprile in Val di Scalve la Via Decia. Un cammino di 95 chilometri suddiviso in 5 tappe e con l’obiettivo di restituire alla Valle di Scalve una nuova pagina di memoria e storie. Sabato 22 aprile sarà presentato ufficialmente il cammino alle 17 presso il Cinema Parrocchiale di Vilminore di Scalve. Durante l’incontro, gli studenti del biennio dell’Istituto Comprensivo della Valle di Scalve presenteranno i risultati del progetto “Digilab 4.0 – GLENO 2023”.

Domenica 23 alle 8 partenza in cammino verso la diga del Gleno dalle piazze centrali di Colere e di Schilpario. Intervento finale dello scrittore Marco Albino Ferrari – Responsabile attività culturali del Club Alpino Italiano. Pranzo al sacco Per ragioni organizzative, è gradito un gentile cenno di conferma, inviando un sms col vostro nome al 379 1818975 oppure una mail all’indirizzo cai.vallediscalve@gmail.com. Su richiesta (da comunicare con ampio anticipo), sarà valutata per il ritorno la possibilità di un servizio di trasporto da Pianezza verso i punti di partenza.

La Via Decia

“Via Decia” è anzitutto un cammino (si legge nel portale della Fondazione Bergamo), nello stile dei cammini che da tempo stanno conoscendo una straordinaria fioritura in Italia e in Europa. L’itinerario di 95 km in cinque tappe, parte dalla chiesetta di Corna di Darfo dedicata alle vittime del disastro del Gleno, salendo verso la Valle di Scalve (il cui antico nome era Valle Decia, dal nome latino del fiume Dezzo), attraversando tutti e quattro i suoi comuni. L’intero progetto prevede non solo la mappatura del percorso (che sfrutterà per intero sentieri e mulattiere già esistenti) e il posizionamento della cartellonistica CAI, ma anche la realizzazione di profili social dedicati e di una guida cartacea e digitale che per la prima volta documenterà oltre sessanta elementi di interesse paesaggistico, storico, artistico della Valle di Scalve. L’itinerario si propone quindi come modello di turismo leggero, dove attività fisica, ambiente, esplorazione culturale e integrazione sociale si fondono all’insegna della sostenibilità. Il progetto guarda al territorio scalvino come un tutto unitario, promuovendo la cooperazione fra tutti i soggetti presenti.

Da questo punto di vista, si prevede la mappatura di tutti i luoghi e servizi di accoglienza presenti sul territorio, chiamando a raccolta privati cittadini, parrocchie, imprenditori del turismo, stabilendo per tutti linee comuni di azione e un certo stile di accoglienza. La Via Decia sposa un modello di turismo lento, che investe non solo sulle ricchezze del territorio, ma anche sull’arricchimento che può derivare per il territorio dall’incontro con chi arriva, portando in dote la propria storia e la propria visione del mondo.

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