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Cronaca

Don Giambattista Ferro, l’eremita diventato prete a 74 anni è tornato a Novezio

La storia di don Giambattista Ferro, originario di Cerete, è arrivata alle cronache nazionali perché, dopo alcuni anni trascorsi da eremita sotto il monte Fumaiolo, in Romagna, a giugno scorso ha preso i voti a 74 anni

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Si è svolta ieri, domenica 10 settembre, la prima messa celebrata da don Giambattista Ferro, prete eremita di 74 anni tornato al suo paese d’origine, a Cerete. La celebrazione si è svolta nel pomeriggio nel Santuario di Novezio, frazione del paese al confine con Songavazzo, in occasione della festa della Natività di Maria Vergine, a cui la chiesa è dedicata.

La vita di don Giambattista Ferro

La storia di don Giambattista è arrivata alle cronache nazionali perché, dopo alcuni anni trascorsi da eremita sotto il monte Fumaiolo, in Romagna, a giugno scorso ha preso i voti a 74 anni, diventando sacerdote per la diocesi di Cesena-Sarsina.

Nato nel 1949, nella Bergamasca, da bambino aveva seguito la famiglia a Milano Marittima. Per anni è stato insegnante di religione, fino a quando, nel 2016, si è trasferito nell’eremo di Sant’Alberico, in provincia di Forlì-Cesena, a 1.147 metri sul livello del mare sulle pendici del massiccio del Fumaiolo.

Lì, senza cellulare né internet, l’unico contatto con l’esterno è stata per lungo tempo la Messa della domenica a Sant’Agata Feltria, dalle clarisse francescane di clausura. Questa sua decisione in età avanzata di trascorrere una vita in isolamento aveva già fatto parlare di Ferro fino alla decisione di prendere i voti. Lo scorso anno, il 28 agosto del 2022, don Ferro è stato così ordinato diacono nella Concattedrale di Sarsina. Il 24 giugno di quest’anno, invece, è arrivata l’ordinazione come sacerdote nella cattedrale di Cesena da parte del vescovo Douglas Regattieri.

Dopo la visita di qualche giorno nella sua terra natia, all’eremo di Sant’Alberico, don Ferro continuerà a restare come sacerdote ma vocato all’eretismo.

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