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Cronaca

Orto biointensivo: in Val Gandino un corso sul campo

Orto biointensivo: in Val Gandino sabato 14 e domenica 15 ottobre un corso sul campo

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Come coltivare ortaggi sani e salutari in meno spazio? La risposta arriva da Gandino, dove sabato 14 e domenica 15 ottobre, nell’ambito de “I Giorni del Melgotto” organizzati dalla Comunità del Mais Spinato di Gandino è in programma il Corso di Coltura Biointensiva tenuto dai maestri europei certificati Angelo Savoldelli ed Angelo Mora. L’iniziativa rientra anche nel più ampio contesto del progetto di ricerca europeo INCREASE dedicato ai legumi, con 28 partner da 14 nazioni coordinato dal prof. Roberto Papa dell’Università Politecnica delle Marche.

“Il biointensivo – spiegano – è un sistema agricolo biologico, utile a raggiungere massime rese da una minima area di terra. E’ un metodo ideato dall’americano John Jeavons, proposto in Val Gandino dal 2013 grazie alla pionieristica intuizione del compianto Ivan Moretti e alla consulenza del docente messicano Juan Manuel Valdez. Proporremo due giornate dedicate all’agricoltura domestica ed in particolare a questo metodo rivoluzionario che costituisce un concreto esempio di sostenibilità, contribuendo ad aumentare la biodiversità e la fertilità del suolo”.

L’obiettivo del metodo è la sostenibilità a lungo termine ed è ideale per orti urbani e piccole coltivazioni domestiche. “Il Biointensivo – sottolineano Savoldelli e Mora – permette di lavorare la terra senza alcun agente inquinante, con una produzione due-tre volte superiore a quella tradizionale e con un risparmio di acqua fino all’80%. L’aspetto su cui il biointensivo si concentra maggiormente è l’attenzione per il suolo. Creando e mantenendo il suolo vivo e fertile l’agricoltore può coltivare alimenti salubri per sé stesso e per gli altri. Si comincia preparando un terreno lavorato più in profondità, con piante seminate una vicina all’altra, affinché le radici possano scendere di più rispetto al metodo tradizionale. Esse trovano umidità anche nei periodi di siccità (quindi si risparmia acqua) e si alimentano con il compost prodotto con tutti i materiali di scarto dell’orto. Inoltre anche meno della metà dello spazio. La consociazione è elemento importante di questo metodo, così come la produzione di semi propri, più adatti all’ambiente in cui sono stati prodotti, e più sani perché non trattati. Ciò offre un grado di germinabilità superiore rispetto a quelli normalmente in commercio e una maggior resistenza agli attacchi di parassiti”.

Il programma del Corso prevede sabato 14 ottobre, dalle 9.30 alle 12.30 la parte teorica presso la Biblioteca di Gandino: si parlerà di orto biointensivo, bioattivo, ambiente e alimentazione. Nel pomeriggio dalle 13.30 alle18 in località Cà Parecia (via Ugo Foscolo, 49 a Gandino) ci sarà la pratica in campo, con preparazione di cama, compost, bokashi ed E.M. (microorganismi efficaci). L’aspetto pratico in campo proseguirà anche domenica 15 ottobre, sempre in località Cà Parecia, dalle 9.30 alle 13. Per info e iscrizioni (euro 25, compreso il pranzo tipico del sabato) è disponibile il contatto 340.9325186.

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