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Cronaca

Oltre le barriere: in provincia di Bergamo tanti progetti per un turismo accessibile

Il territorio bergamasco è attivo da tempo nel processo di sviluppo del turismo inclusivo grazie alle esperienze positive di diversi soggetti che si sono confrontati sabato a Clusone

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Secondo i dati del turismo accessibile, il numero di persone con disabilità o esigenze speciali in Europa è cresciuto a 130 milioni, portando la percentuale di persone che ricorrono al turismo accessibile dal 12% al 38%. 50 milioni sono i viaggiatori regolari, ma i numeri assoluti sono in notevole crescita in Italia così come nel territorio della Provincia di Bergamo: una ricerca condotta dall’ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo, stima che il tema del turismo accessibile in Italia riguardi oggi circa 4 milioni di persone. 

Dati che portano con sé una sempre maggiore necessità di strutture attrezzate, facilitazioni per diversi tipi di esigenze e percorsi di visita accessibili e fruibili da tutti. Per fare il punto sulla situazione del territorio, GAL Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi, in collaborazione con la Provincia di Bergamo e Confcooperative Bergamo ha organizzato sabato 28 ottobre a Clusone, il convegno “Oltre le barriere. Verso un turismo accessibile e inclusivo”. Momento conclusivo del palinsesto di eventi promosso dalla cabina di regia del tavolo di lavoro sul turismo accessibile e inclusivo e in coerenza con il protocollo “Ospitalità senza barriere – servizi residenzialità e turismo”, il convegno nasce con l’obiettivo di raccogliere stimoli e riflessioni tese allo sviluppo di un turismo per tutti e di sancire un importante passo verso la concretizzazione di una serie di iniziative e attività integrate e sistemiche. 

Il nostro obiettivo è contribuire a sostenere un’ospitalità accessibile e sviluppare un sistema turistico attento alla fruibilità dei servizi, dove tutti possano essere protagonisti attivi del proprio soggiorno. Significa prima di tutto creare una forte rete territoriale e riformulare dove necessario la capacità di ospitare, declinandola in problem solving e competenze professionali” – ha dichiarato Alex Borlini, Presidente del Gal Valle Seriana e Laghi Bergamaschi, introducendo il convegno – “Come soggetto attivatore del territorio, intendiamo collaborare con istituzioni e organizzazioni territoriali per la costruzione di un ecosistema turistico strutturato e di qualità, capace sempre più di accogliere persone caratterizzate da fragilità e bisogni particolari, come anziani, famiglie con bambini, persone con disabilità specifiche”. 

Cruciali per il raggiungimento dell’obiettivo, “il confronto diretto per la risoluzione dei problemi sia infrastrutturali che culturali dell’accessibilità”, come suggerito dall’atleta con disabilità Franco Tonoli, e la messa in rete delle varie esperienze, che permettono di lavorare sulla costruzione di un ecosistema turistico strutturato e di qualità. Significa prima di tutto tenere conto della necessità di inclusione di queste categorie di turisti attraverso la promozione di interventi infrastrutturali e formativi a beneficio sia dei potenziali utenti, sia degli operatori economici, che possono così espandere la propria offerta per incontrare un nuovo segmento di mercato. Un processo dove è importante il ruolo di tutti, come sottolineato dal presidente di Confcooperative Bergamo, Giuseppe Guerini: “Promuovere il turismo per tutti significa offrire una leva importante di sviluppo locale accessibile, inclusivo e sostenibile, con una nuova prospettiva di prossimità dove anche le cooperative sociali passano dall’essere portatrici di interesse a portatrici di diritti e diventino più che piattaforme multi-stakeholders, sistemi multi rights-holders”.

Importante anche l’impegno delle istituzioni, come specificato da Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia: “Per le persone con disabilità, il turismo può presentare sfide significative. Penso a un’accessibilità limitata ad alcuni mezzi e alloggi, oppure a carenze infrastrutturali che limitano la capacità delle persone fragili di partecipare pienamente a esperienze di viaggio. Nel mio ruolo di assessore al Turismo, quindi, vi ringrazio, perché creare sinergie tra gli operatori turistici che vogliono aumentare la loro capacità di accogliere le persone fragili, è un obiettivo non solo nobile, ma di civiltà. Come comunità locali e come mondo del sociale, siete in prima linea, ma tutti noi, governi a tutti i livelli e strutture imprenditoriali di ricettività e turismo, dobbiamo impegnarci per dare a tutte le persone, indipendentemente dalle loro abilità, la possibilità di godere della bellezza di luoghi del nostro territorio e creare esperienze indimenticabili. Da parte nostra, come  Assessorato del Turismo, abbiamo sviluppato ulteriormente i contenuti informativi e promozionali dedicati alla fruizione turistica da parte delle persone con disabilità diverse, anche attraverso lo sviluppo di una sezione dedicata del portale turistico lombardo (www.in-lombardia.it) messo in relazione al portale “Lombardia Facile”, in vista (ma non solo) delle Paralimpiadi 2026 e dei grandi eventi che si svilupperanno in Lombardia”. 

L’accessibilità nel settore turistico: dati e buone pratiche

Il programma della giornata ha previsto il panel “L’accessibilità nel settore turistico: dati e buone pratiche”, durante il quale sono stati proposti contributi scientifici, a partire da quello a cura della professoressa Federica Burini dell’Università degli Studi di Bergamo, che ha presentato alcuni progetti europei e identificato la roadmap da seguire per rendere il turismo accessibile uno strumento di pianificazione strategica anche per il territorio della Provincia di Bergamo, e best practice nazionali ed internazionali. 

Come il progetto STAI, presentato da Christophe Sanchez di VisitBergamo, che prevede tra le altre attività, la formazione delle guide turistiche e la mappatura della Vie delle Sorelle da parte di persone con disabilità e relativa progettazione degli interventi infrastrutturali in alcuni dei punti critici rilevati o Tourism4all, di cui la Regione Molise è stata capofila. Questo progetto europeo ha coinvolto sette partner italiani e sette partner croati nel corso del triennio 2018-2021 con l’obiettivo di creare un network transfrontaliero di destinazioni turistiche accessibili e rendere inclusivi i punti nevralgici della regione Molise in Europa per lo sviluppo turistico, ambientale e culturale del territorio. 

Accessibilità degli spazi, fruibilità delle esperienze, qualità dell’accoglienza ed efficacia della promozione i pilastri identificativi di un’esperienza turistica accessibile, come evidenziato da Gabriele Favagrossa dell’AIAS Ets Milano nel corso del focus dedicato al ruolo degli operatori, e dal progetto TURISMABILE. Iniziativa unica in Italia – finanziata dalla Regione Piemonte, Assessorato al Turismo e realizzata dal Settore Turismo per Tutti della CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà Onlus – TURISMABILE dal 2007 è impegnata con successo su diversi fronti per migliorare l’accessibilità turistica piemontese e per promuovere il Piemonte come destinazione for all. 

Obiettivo al centro anche del progetto di cooperazione turistica innovativa messo a punto, nell’ambito del laboratorio di Impresa Cooperativa Simulata WEnnovative Lab, dagli studenti dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Ettore Majorana”, che nel corso del convegno hanno presentato Pet’s World, una proposta di sviluppo del turismo pet-friendly inteso come sinonimo di turismo inclusivo e accessibile anche per persone con animali domestici, in contrasto al fenomeno dell’abbandono. 

Tavola rotonda: progetti ed esperienze dal territorio della Provincia di Bergamo 

Il territorio bergamasco è attivo da tempo nel processo di sviluppo del turismo inclusivo grazie alle esperienze positive di soggetti come Rete Lynx, che propone visite guidate in città, tour enogastronomici e passeggiate agro-culturali, escursioni, eventi, laboratori e partnership con tour operator e guide turistiche locali specializzate in vacanze accessibili o CAI Bergamo, impegnata a creare, preparare e migliorare alcuni percorsi affinché il concetto di montagna inclusiva diventi sempre più concreto. Molti anche i progetti sportivi già attivi sul territorio, presentati nel corso della tavola rotonda, come Sport senza Confini dell’Associazione Velica Alta Sebino e i progetti di A.S.D. SKI PASSION, impegnati a favorire la totale inclusione delle persone con disabilità e non attraverso la pratica sportiva. Diverse, infine, le associazioni impegnate sul tema dell’inclusione, del lavoro, della famiglia, come la Cooperativa sociale L’Innesto Onlus, la Cooperativa sociale Bergamo Lavoro – Anmic o l’Associazione Family – Borghi Presolana. 

Come ricorda Fabrizio Pozzoli, Confcooperative Cultura Turismo Sport Lombardia: “È necessario proseguire il processo di crescita e formazione delle persone che a vario titolo lavorano in questo campo, ma è altrettanto doveroso continuare a “fare formazione” verso la società, per radicare un “luogo di pensiero” condiviso. Come Confcooperative Cultura Turismo Sport Lombardia desideriamo arrivare pronti alle Olimpiadi 2026 e iniziare una proficua relazione con Regione Lombardia, da sempre attenta al tema della accessibilità dei suoi luoghi. Il nostro impegno è offrire una progettualità condivisa, creare momenti di informazione e formazione e rafforzare la relazione tra gli attori coinvolti. Essere una comunità, un territorio realmente “per tutti” oltre a creare una cultura diversa, diventa driver di sviluppo e nuova occupazione. Gli investimenti realizzati in questo senso sono e possono essere solo una restituzione maggiorata sul territorio”. 

La giornata si è conclusa con l’e-bike tour nell’ambito di “Orobikeando 2.0”, il progetto di cooperazione tra GAL Valtellina (capofila), GAL Valle Brembana 2020, GAL dei Colli di Bergamo e del Canto Alto e GAL Valle Seriana e dei Laghi Bergamaschi che ha l’obiettivo di promuovere questi territori e i relativi prodotti enogastronomici tipici attraverso i percorsi ciclabili, in un’ottica di turismo sostenibile. La seconda edizione ha introdotto il focus specifico dell’accessibilità intesa sia per persone con disabilità, sia nell’accezione più larga che comprende proposte per famiglie con bambini e persone anziane, valorizzando i percorsi, le infrastrutture turistiche e ricreative accessibili e relativi servizi. 

L’idea alla base di Orobikeando 2.0 è promuovere, anche attraverso testimonial come i blogger “Famiglia in Bici” e atleti del territorio che utilizzano le handbike come Franco Tonoli e Lola Delnevo, la piena sinergia tra soggetti che a titolo diverso sono toccati dal tema dell’accessibilità: atleti con disabilità, famiglie, operatori turistici del territorio e amministrazioni pubbliche locali (provinciali e comunali). 

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