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Cronaca

“Casa Honegger”, ad Albino un nuovo spazio aperto alla città

Ad Albino si è svolta la cerimonia di presentazione nuovi locali al piano terra della Fondazione Honegger RSA

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Honegger Albino

ALBINO – Uno spazio moderno, funzionale, ma soprattutto ben accessibile e gradevole, dotato di servizi e attrezzature in linea con le normative vigenti, in grado di migliorare la qualità della vita dei residenti: si presenta c0sì il piano terra della “Casa Honegger” che si allarga in via Crespi, dopo i lavori di riqualificazione strutturale realizzati dalla Fondazione Honegger RSA di Albino.

“Casa Honegger” ad Albino: intervento avviato nel 2019

Un intervento che è stato avviato nel 2019 sotto il precedente CdA e che, secondo il cronoprogramma, avrebbe dovuto concludersi in tempi tali da consentirne l’inaugurazione nella primavera 2020. Però, il sopraggiungere della pandemia, proprio in quell’anno, con la sospensione delle attività prima, e le difficoltà negli approvvigionamenti dei materiali poi, ha notevolmente inciso sui tempi di ultimazione delle opere e su quelli per completare l’allestimento e l’arredo dei nuovi locali.

Così, il nuovo CdA, insediatosi nel giugno 2019, ha dovuto giocoforza dare priorità, anche sotto l’aspetto economico, alle questioni più urgenti legate all’emergenza sanitaria. E anche nei due anni successivi, le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria non hanno mai permesso un’inaugurazione pubblica a tutti gli effetti. Ora, invece, dopo quattro anni, superati tutti i vincoli di accessibilità alla struttura, sabato 13 aprile, alle 15, il CdA della Fondazione Honegger ha invitato la comunità alla presentazione dei nuovi spazi riqualificati.  

I lavori, che hanno visto impegnato lo studio A.M.Project di Milano, guidato dall’arch. Joseph Di Pasquale, hanno seguito tre linee progettuali: accoglienza, servizi-Casa e comunità.

Com’è strutturato lo spazio

In merito all’accoglienza, è cambiato il volto dell’ingresso su via Crespi, mediante la realizzazione di uno spazio pubblico esterno, più sicuro, senza barriere architettoniche, dotato di un’area di sosta veloce (drop off) per i veicoli. Quindi, un percorso protetto, fino all’interno dell’edificio, dove si apre la “Piazza Honegger”, cioè l’atrio dell’intera RSA: una vera piazza pubblica, luogo d’incontro e di passaggio, dove di incrociano tutte le attività della casa.

Da qui, si accede al front-desk degli uffici, per avere informazioni; allo spazio-parrucchiera, aperto come un normale negozio, ad esclusivo utilizzo dei residenti; alla sala cucina per attività manuali dei residenti; e alla sala multisensoriale. La nuova “Piazza Honegger” è in grado di ospitare piccoli eventi, come mostre ed esposizioni.

Alla destra della piazza, la zona servizi: la reception, la saletta per gli incontri con i visitatori o i familiari (non è più necessario entrare nelle stanze dei residenti), gli uffici del Presidente, del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario, gli uffici amministrativi.

La grande novità è la “Sala dinamica”, il cuore” della quotidianità di “Casa Honegger”, che si allarga sulla sinistra della “Piazza Honegger”: uno spazio vivo, aperto e luminoso, modulabile, a seconda delle attività. E’ il luogo della condivisione dell’esperienza abitativa, aperta sull’esterno a sud verso il parco e a nord verso il giardino attrezzato esistente. Qui, si possono organizzare conferenze, incontri, cene. Presente anche la nuova cappella, la sala per le attività socioeducative, una sala fumatori, le nuove camere mortuarie. 

Rinnovati anche gli spazi esterni, ora configurati come terrazze aperte verso il pendio verde che guarda Albino e il fondovalle seriano, dove sono state allestite aree di sosta e di seduta per i residenti e i familiari. Ma anche 10 fioriere, per fare attività di giardinaggio e orto “sospeso”.

Qualità di vita dei residenti migliorata

“Finalmente, abbiamo presentato alla comunità gli ambienti rinnovati, ridisegnati negli spazi e rimodulati nei servizi – ha sottolineato, nel suo intervento, il presidente della Fondazione Honegger, l’avv. Delia Camozzi –. Ambienti gradevoli e funzionali, che hanno migliorato la qualità di vita sia dei residenti che del personale, come pure dei famigliari dei residenti. La loro realizzazione è stata resa possibile dalla collaborazione di tanti soggetti, che a vario titolo vi hanno concorso: i progettisti, le imprese che hanno eseguito le varie fasi delle lavorazioni, i tecnici, gli artigiani, i fornitori, i vari professionisti, ma anche il nostro personale di ogni ordine e grado che, ciascuno per il proprio ruolo, ha fatto in modo che fossero ridotti al minimo gli eventuali disagi per i nostri residenti dovuti ai lavori”.

“Ringrazio – ha concluso -, in particolare, il Comune di Albino, Fassi spa e Persico spa per il rilevante sostegno economico che ci hanno dato; e ringrazio tutti gli altri numerosi benefattori. E ringrazio i volontari per il tempo, le attenzioni e le attività che dedicano ai nostri residenti; la parrocchia di Albino, i Frati Cappuccini ed i Padri Dehoniani per il conforto spirituale; i componenti dell’Organo di Tutela, i parenti e, non da ultimo, tutto il nostro personale. Un ricordo, infine, va alle vittime della pandemia, che la nostra struttura ha avuto, a cui abbiamo voluto dedicare la nuova chiesa”.

Presenti alla cerimonia diverse autorità: il sindaco di Albino Fabio Terzi e tutta la Giunta Comunale; l’assessore regionale alla Casa e all’Housing Sociale Paolo Franco, i consiglieri regionali Roberto Anelli, Michele Schiavi e Davide Casati, il presidente del Consorzio BIM Carlo Personeni, il presidente dell’Ordine dei Medici di Bergamo Guido Marinoni, Daniele Belotti per ATS e Pietro Xausa per ASST Bergamo Est.

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