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Cronaca

Da Gandino al mondo con il Fagiolo di Clusven

Valorizzare e promuovere l’agrobiodiversità: da Gandino al mondo con il Fagiolo di Clusven

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Un progetto di livello mondiale, nel quale anche Gandino recita un ruolo di primo piano grazie ad un’antica varietà di fagioli. Si è aperto martedì 7 maggio a Roma l’Annual Meeting 2024 di Increase, un progetto di scienza diffusa che coinvolge i cittadini di 27 paesi europei, coordinato dall’Università Politecnica delle Marche.

Valorizzare e promuovere l’agrobiodiversità

Il progetto di ricerca europeo ha lo scopo di incrementare, con l’aiuto dei comuni cittadini, il sistema internazionale delle banche del «germoplasma». Increase ha l’importante obiettivo di studiare, valorizzare e di promuovere l’agrobiodiversità, il consumo e la coltivazione di legumi alimentari in Europa. L’incontro di apertura si è tenuto a Palazzo Valentini, mentre le successive sedute (chiusura venerdì 10 maggio) si sono tenute presso la sede della FAO Food and Agricultural Organisation, agenzia delle Nazioni Unite.

Oltre ai partner internazionali di primo piano, per la Bergamasca sono parte attiva del progetto Increase la Comunità del Mais Spinato di Gandino e l’Orto Botanico “Lorenzo Rota” di Bergamo, che partecipa alla raccolta di dati agronomici delle cultivar presenti nella Valle della Biodiversità e collabora alla comunicazione del progetto. Obiettivo territoriale è la valorizzazione dell’antico “Fagiolo di Clusven”, un’antica varietà di Phaseolus coccineus coltivato da oltre un secolo nella località di Clüsven in comune di Gandino. La famiglia contadina Bonazzi (soprannome Congenta), trasferitasi da Cazzano S.Andrea a Clüsven sin dalla prima metà dell’Ottocento, ha coltivato in quella zona Mais Spinato e fagioli. Roberto Colombi ai primi degli anni ’60, sposando una delle figlie Bonazzi, ha sempre coltivato in quel di Gandino, località “Rastei” i semi ricevuti dai Bonazzi.

L’idea di INCREASE

L’idea di INCREASE è quella di mettere a disposizione le risorse genetiche vegetali per migliorarne la conservazione, non solo nelle banche del germoplasma, ma coinvolgendo i cittadini volontari e favorendone l’utilizzo. Attraverso un Esperimento di Scienza dei Cittadini è stato messo alla prova questo concetto ed è stato, si legge in una nota dei promotori, un grande successo di partecipazione. Migliaia e migliaia di cittadini in 24 paesi europei hanno partecipato piantumando i semi di fagioli (alcuni rari altri antichissimi) e inviando agli scienziati, tramite la app INCREASE, le foto sull’evoluzione della crescita delle piante nelle varie regioni.

INCREASE, sottolinea in una nota il coordinatore Roberto Papa, “rappresenta un impegno concreto per preservare il nostro patrimonio agro-alimentare. Nasce come sistema sperimentale, ma aspira a diventare un modello replicabile”. A rappresentare Gandino ai massimi livelli erano a Roma il Sindaco, Filippo Servalli, ed Angelo Savoldelli della Comunità del Mais Spinato di Gandino. Savoldelli, erede della famiglia custode del seme del Mais Spinato, è stato fra i primi maestri europei certificati per il Metodo Biointensivo ideato da John Jeavons.

Le giornate romane erano inserite nel più ampio contesto del Festival della Biodiversità 2024. Angelo Savoldelli ha presentato in veste di relatore l’esperienza gandinese nella giornata dedicata ad “Agrobiodiversità per diete sane e sostenibili”.

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