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Cronaca

Fauna sulle montagne bergamasche: in aumento i cervi, 25 i lupi

Nei territori montani della provincia di Bergamo si registra una costante crescita della presenza di ungulati e, in particolare, di cervi. Diminuiscono i cinghiali. 3 i branchi di lupi

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cervo montagne bergamasche fauna foto pixbay

Nei territori montani della provincia di Bergamo si registra una costante crescita della presenza di ungulati e, in particolare, di cervi, mentre vi è una consistente diminuzione su tutto il territorio di cinghiali, oggetto di specifiche politiche di controllo. In relazione ai lupi è stato riscontrato che sono 24 gli eventi predatori rilevati nell’anno in corso e si stima che vi siano circa 25 esemplari sul territorio provinciale, suddivisi in tre piccoli branchi, costantemente monitorati dalla Polizia Provinciale. Questi sono i dati emersi nel corso di un incontro dello scorso 6 dicembre in Prefettura a Bergamo.

All’incontro hanno partecipato i Sindaci dei Comuni di Gandino e Valbondione, la Polizia Provinciale, nonché i rappresentanti di Regione Lombardia, del Gruppo Carabinieri-Forestale, di ATS e delle associazioni agricole. La riunione ha avuto l’obiettivo di analizzare le problematiche legate alla presenza della fauna selvatica, valutare le azioni già intraprese e definire ulteriori strategie di intervento per garantire sicurezza, tutela ambientale e sostenibilità.

Fauna selvatica: fondamentale il ruolo delle istituzioni

Nel corso dell’incontro è stato sottolineato come il ruolo delle Istituzioni sia fondamentale non solo per la gestione delle criticità legate alla fauna selvatica, ma anche per la prevenzione di reati, quali l’utilizzo di esche avvelenate che rappresentano un grave rischio per la fauna, gli animali domestici e la salute pubblica. Sono stati, tra l’altro, approfonditi aspetti riguardanti la sicurezza stradale, i danni per l’agricoltura e i piani di contenimento della fauna selvatica.

Importante adottare misure preventive da parte degli allevatori per contrastare cervi e lupi

Preso atto dei tempi tecnici necessari al recepimento delle indicazioni europee sul declassamento del lupo da specie strettamente protetta, l’incontro ha fornito l’occasione per ricordare l’importanza che vengano adottate, dagli allevatori, le idonee misure preventive volte a mitigare i conflitti tra uomo e fauna, come recinzioni elettrificate e utilizzo di cani da guardiania.

Il Prefetto ha sottolineato l’importanza di un’azione sinergica tra le Istituzioni coinvolte, evidenziando la necessità di adottare misure coordinate ed efficaci,  nonché di sensibilizzare la cittadinanza e promuovere comportamenti responsabili. “Il Tavolo – ha sottolineato il dr. Rotondi Prefetto di Bergamo – è un importante momento di confronto per una gestione più sostenibile della fauna selvatica e per un rafforzamento della convivenza tra uomo e natura”.

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