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Cronaca

Cresce l’occupazione in provincia di Bergamo nel 2024

Cresce l’occupazione in bergamasca nel 2024, terziario e costruzioni i settori trainanti del mercato del lavoro

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Nel 2024, l’occupazione dipendente in provincia di Bergamo continua a segnare un andamento positivo, con un saldo di circa 6.945 posizioni nette tra ingressi e uscite, in leggero aumento rispetto all’anno precedente. Questo risultato segna il quarto anno consecutivo di crescita occupazionale stabile, in un contesto provinciale che si distingue per una performance più solida rispetto al rallentamento registrato a livello regionale in Lombardia.

Assunzioni e cessazioni: un leggero calo ma una solida resilienza

Le assunzioni in provincia di Bergamo hanno registrato un lieve calo del 0,7% rispetto al 2023, totalizzando 127.948 nuovi contratti, ma il dato risulta comunque migliore rispetto alla flessione delle cessazioni (121.003, in calo dell’1%). A livello regionale, la contrazione delle assunzioni è stata più marcata (-4,1%), a fronte di una riduzione delle cessazioni più contenuta (-2%).

Questa dinamica mostra una resistenza del mercato del lavoro provinciale rispetto alle difficoltà regionali, con particolare evidenza nelle assunzioni a tempo indeterminato, che per il terzo anno consecutivo hanno contribuito in modo significativo alla crescita occupazionale.

Settore terziario e costruzioni: i settori trainanti del mercato del lavoro

Il saldo occupazionale positivo in provincia di Bergamo nel 2024 è fortemente alimentato dal settore terziario, che ha registrato un incremento di 5.970 posizioni, e dal settore delle costruzioni, con 1.047 assunzioni in più. Al contrario, il settore industriale ha visto una sostanziale stagnazione, con una crescita nulla (a -72 posizioni), soprattutto in alcune aree del manifatturiero.

Lavoro a tempo indeterminato e part time: le tendenze delle assunzioni

Un altro elemento significativo nel panorama occupazionale bergamasco è l’aumento delle assunzioni a tempo indeterminato, che nel 2024 sono cresciute di quasi 8.000 unità. Questo incremento è il risultato delle stabilizzazioni di contratti temporanei e di apprendistato, segno di un mercato del lavoro sempre più orientato verso la stabilità occupazionale.

In parallelo, le assunzioni part time sono aumentate del 9,7% (42.899 nuove posizioni), con un terzo di esse che riguarda contratti di somministrazione. Al contrario, le assunzioni a tempo pieno sono diminuite del 5,3%, attestandosi a 84.989 unità.

Occupazione femminile e maschile: andamenti e differenze

Le assunzioni femminili hanno registrato un lieve aumento (+0,5%), con 49.430 nuove posizioni, contro una riduzione del 6,4% nella media regionale. Al contrario, le assunzioni maschili (74.382) sono diminuite dell’1,5%, ma in modo meno marcato rispetto al dato lombardo (-2,7%).

Le cessazioni mostrano una dinamica differenziata: tra le donne, le cessazioni aumentano del 2%, mentre tra gli uomini si registrano una riduzione delle cessazioni (-2,8%). Di conseguenza, il saldo occupazionale tra le donne è positivo (+2.809), ma inferiore rispetto all’anno precedente, mentre per gli uomini si rileva un saldo più consistente (+4.136).

Giovani e over 50: nuove opportunità lavorative

L’occupazione giovanile (fino ai 34 anni) ha visto un leggero incremento delle assunzioni (+0,8%), con una maggiore crescita per le donne (+1,9%) rispetto agli uomini (+0,2%). In parallelo, il gruppo degli over 50 ha mostrato una performance positiva, con un aumento delle assunzioni del 3,3% per gli uomini e un +6% per le donne.

Nel complesso, il mercato del lavoro in provincia di Bergamo si sta adattando a nuove dinamiche occupazionali, caratterizzate da una continua crescita nel settore dei contratti a tempo indeterminato e una crescente attenzione verso le modalità orarie flessibili, con una predilezione per il part time. La resilienza del mercato del lavoro, anche in un contesto di leggera flessione a livello regionale, evidenzia una provincia dinamica e pronta a rispondere alle sfide economiche future.

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