Cronaca
Sciopero a Bergamo contro Arriva Italia: stop di 4 ore il 21 ottobre
Sciopero del trasporto pubblico a Bergamo: stop di 4 ore il 21 ottobre contro Arriva Italia. L’allarme dei sindacati

I lavoratori del trasporto pubblico di Bergamo incroceranno le braccia lunedì 21 ottobre dalle 17:00 alle 21:00 per uno sciopero di 4 ore indetto contro Arriva Italia, il colosso del trasporto recentemente acquisito dal fondo americano I Squared Capital. A proclamarlo sono le sigle sindacali FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FAISA CISAL e UGL Autoferrotranvieri, dopo un mese di mobilitazione senza risultati concreti.
Un contratto fermo al 2017: “Serve una svolta”
Al centro della protesta ci sono diverse questioni rimaste irrisolte, a partire dalla rimodulazione del contratto integrativo di secondo livello, che risale al 2017. “Un’epoca fa”, commentano i rappresentanti sindacali, “considerando eventi come la pandemia, l’inflazione, la recessione e l’evoluzione generale del mercato del lavoro”.
Le richieste riguardano anche il miglioramento delle condizioni lavorative, una maggiore attenzione alla conciliazione vita-lavoro e un investimento reale sulla qualità del servizio pubblico offerto ai cittadini.
“Subappalti e condizioni insostenibili”
I sindacati puntano il dito contro la strategia aziendale di ricorso ai subappalti, che a loro dire ha avuto effetti negativi sia sulla qualità del servizio che sulle condizioni dei lavoratori. “Nel 2025 ci sono dipendenti che rischiano di lavorare fino a 14 ore al giorno, per un compenso calcolato su 6 ore e 30 minuti”, denunciano i sindacalisti.
Altro tema caldo: le indennità ferme da otto anni, che secondo le organizzazioni sindacali non tengono più il passo con il costo della vita. “Inaccettabile che le competenze economiche siano congelate dal 2017”, affermano.
“Concorrenza sleale a danno del servizio pubblico”
L’attenzione si sposta anche sul contesto più ampio delle prossime gare d’appalto provinciali, previste per il 2026. I sindacati temono che aziende come Arriva, che “non investono nel servizio ma puntano solo al profitto”, possano comunque ottenere vantaggi competitivi a discapito delle realtà che invece scommettono sulla qualità e sulla tutela dei lavoratori.
“È fondamentale che l’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale tenga conto della responsabilità sociale del servizio e non premi logiche di dumping contrattuale”, affermano.
Appello alle istituzioni e agli utenti
I rappresentanti sindacali chiedono trasparenza anche sul fronte dei subappalti: “Abbiamo più volte domandato la lista delle aziende coinvolte per verificarne le condizioni di lavoro, ma non abbiamo mai ricevuto risposta”.
E concludono con un appello deciso: “Se non ci sarà un cambio radicale nelle politiche aziendali, ci aspetta una lunga stagione di conflitto. Non si può parlare di investimenti milionari se poi non si investe nel personale, che è la vera risorsa di ogni azienda seria”.
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Tom
9 Ottobre 2025 at 17:49
Laccate leccate gli yankee, che poi loro vi si comprano e zaaaaaaak…