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Sanità in Lombardia: bocciato il progetto di Legge Popolare del PD 

Il Consiglio Regionale ha approvato la proposta di “non passaggio all’esame degli articoli”, impedendo di fatto qualsiasi discussione nel merito della riforma sanitaria

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In Lombardia, più di 100.000 cittadini hanno firmato una petizione per chiedere una riforma del sistema sanitario regionale. Nonostante questo forte supporto popolare e le numerose segnalazioni dei cittadini, la situazione resta critica: le liste d’attesa continuano a crescere e oltre un milione di lombardi rinunciano alle cure. La maggioranza di centrodestra in Regione Lombardia oggi ha bocciato il progetto di legge di iniziativa popolare sulla sanità.

Il progetto di legge, che porta il nome “Principi fondamentali del Servizio Sociosanitario Regionale Lombardo” e mira a modificare la Legge Regionale 33/2009 (Testo Unico delle leggi regionali in materia di sanità), è stato sostenuto dal Partito Democratico e da oltre 100.000 firme raccolte tra i cittadini. Oggi il Consiglio Regionale ha approvato la proposta di “non passaggio all’esame degli articoli”, impedendo di fatto qualsiasi discussione nel merito della riforma sanitaria.

Il Commento dei Consiglieri di Opposizione

“Questa era l’ultima occasione per aprire un serio tavolo di confronto sulla riforma della sanità in Lombardia,” ha dichiarato Davide Casati, consigliere del PD e componente della Commissione Sanità. “Abbiamo sperato che questa proposta di legge potesse essere un punto di partenza per affrontare temi cruciali come l’integrazione sociosanitaria, la centralità del territorio e la presa in carico degli anziani e delle persone con disabilità. Invece, la maggioranza di centrodestra ha scelto di ignorare le richieste dei cittadini, senza voler nemmeno discutere le soluzioni proposte.”

Casati ha sottolineato che il sistema sanitario lombardo si trova in una situazione di crescente difficoltà, con aumenti costanti dei bisogni e delle difficoltà per molti cittadini nel ricevere cure adeguate. “Nonostante il chiaro segnale della cittadinanza e le problematiche evidenti del sistema, la maggioranza preferisce non fare nulla,” ha aggiunto Casati.

Anche Jacopo Scandella, consigliere del PD, ha espresso la sua frustrazione di fronte a questa decisione: “È difficile e frustrante vedere una maggioranza che, pur consapevole dei gravi problemi del sistema sanitario, sceglie di non fare nulla per risolverli. Non possiamo accettarlo.”

La Posizione del Partito Democratico

Il Partito Democratico non si arrende e promette di continuare a battersi per un sistema sanitario più giusto ed efficiente. “Continueremo a lottare per garantire il diritto alla salute di tutti i lombardi, mettendo al centro della nostra agenda politica l’accessibilità delle cure e dei servizi sociosanitari,” concludono i consiglieri dem. “La sanità deve essere un diritto per tutti, non un privilegio per pochi.”

Con il rifiuto della maggioranza di centrodestra di discutere la proposta di legge, rimane incerto il futuro della sanità in Lombardia. Nel frattempo, i cittadini continuano a fare i conti con un sistema sempre più sotto pressione.

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