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Cronaca

Bracconaggio e maltrattamento animali: due operazioni della Polizia Provinciale a Bergamo

La Polizia Provinciale di Bergamo ferma due casi di bracconaggio a Palosco e Foresto Sparso. Armi, reti e specie protette coinvolte. Ecco cosa è successo.

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La Polizia Provinciale di Bergamo continua la sua attività di controllo del territorio per contrastare il bracconaggio e tutelare la fauna selvatica. A seguito del ritorno della stagione venatoria e del fenomeno migratorio degli uccelli, sono state avviate operazioni mirate a fermare pratiche illegali come la cattura di uccelli con trappole e reti (uccellagione) e l’uso di strumenti vietati. Due gravi episodi sono stati recentemente segnalati nei comuni di Palosco e Foresto Sparso, dove sono emerse violazioni penali e amministrative molto serie.

Bracconaggio a Palosco

Durante un controllo a Palosco, gli agenti hanno individuato richiami acustici elettromagnetici vietati. Dopo un appostamento, è stato sorpreso un uomo del posto all’interno di una proprietà privata con:

  • Fucile con silenziatore

  • Tre richiami acustici illegali

  • Capanno fisso non autorizzato

  • Abbattimento di specie protette: pettirosso, codirosso, luì piccolo

Sequestri effettuati

  • Circa 200 cartucce non custodite correttamente

  • 18 uccelli di piccola taglia conservati nel freezer

  • 6 gabbie trappola per cattura illegale

Reati contestati

  • Uso di armi e mezzi vietati per la caccia

  • Uccisione di specie protette

  • Omessa custodia di munizioni

  • Sanzioni amministrative superiori ai 1.000 euro

Cattura illegale a Foresto Sparso

In un’altra operazione a Foresto Sparso, gli agenti hanno scoperto un impianto di cattura con rete lungo 8 metri. Al suo interno erano rimasti intrappolati:

  • 4 pettirossi

  • 1 capinera, alcuni già deceduti

L’uomo è stato colto in flagranza di reato mentre riattivava la rete e recuperava gli uccelli.

Altri ritrovamenti

  • 6 reti da uccellagione

  • 3 merli vivi detenuti irregolarmente

  • 192 cartucce cariche, senza porto d’armi

Reati contestati

  • Uccellagione (cattura con reti)

  • Maltrattamento di animali (art. 544-ter Codice Penale)

  • Detenzione abusiva di munizioni

  • Sanzioni penali da 5.000 a 30.000 euro

Il commento della Polizia Provinciale

“Per la Polizia provinciale rimane prerogativa principale il presidio del territorio, operando con impegno e professionalità per la tutela della fauna selvatica che è e deve rimanere patrimonio dell’intera collettività”, ha dichiarato il Comandante Matteo Copia.

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