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25 EURO A CITTADINO PER LA SICUREZZA NON BASTANO: DOMANI LA DELEGAZIONE BERGAMASCA CHIEDERA’ AD ALFANO INTERVENTI CONCRETI

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25 euro per ogni cittadino: è quanto viene speso in merito ai servizi di sicurezza della Polizia di Stato per ogni persona che abita nella nostra provincia.

Una provincia, quella di Bergamo, che paga le spese di questa cifra irrisoria, molto più bassa rispetto ad una media nazionale di circa 85 euro a persona. Questi soldi dunque non bastano a garantire l’ordine, l’emergenza furti e sicurezza è esplosa negli scorsi mesi, creando un clima di paura. Fortunatamente alcuni amministratori se ne sono occupati da subito, arrivando ad incontrare il Ministro dell’Interno Angelino Alfano. Sarà dunque una giornata importante quella di domani giovedì 17 aprile: la delegazione bergamasca verrà infatti ricevuta a Roma al Viminale da Alfano al quale verrà sottoposta la grave e complessa questione dei numerosi furti e atti vandalici che interessano tutta la nostra provincia. Le richieste che verranno portate al Ministro su indicazione del promotore di questa iniziativa, il sindaco di Vertova Riccardo Cagnoni, da sempre impegnato nel tema sicurezza, sono chiare e costruttive e riguardano principalmente il rafforzamento del controllo del territorio con Militari, Alpini e Polizia Postale.

Il documento che verrà presentato al Ministro è sottoscritto da da Riccardo Cagnoni, Franco Tentorio, sindaco di Bergamo, Giuseppe Pezzoni sindaco di Treviglio, dal presidente della comunità montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni e dal Presidente della comunità montana Valle Imagna Roberto Facchinetti. Al tavolo istituzionale anche un rappresentante dei movimenti nati spontaneamente tra i cittadini sul territorio, nello specifico: Piero Gelpi di Gandino in rappresentanza del comitato sorto in Valgandino con la raccolta di oltre 1500 firme con la richiesta che venga affrontato il tema della sicurezza. 

Oltre alle richieste specifiche più ampiamente i nostri rappresentanti chiederanno:

1)      una condivisione dei documenti approvati dai sindaci seriani e brembani e che pertanto si faccia portavoce, nella sua veste di rappresentante ai massimi livelli delle istituzioni, e in generale come politico di rilievo nel panorama nazionale,  dell’appello che proviene dal territorio e che la gente chiede con forza: “inasprimento e certezza della pena”;

2)      un’attenzione al territorio bergamasco, che non è più l’isola felice del passato e pertanto la dotazione organica e le risorse calate  su dati storici devono essere adeguate  alle mutate condizioni.

3)      Che la sicurezza sia posta come priorità nell’agenda del governo ed i cittadini si sentano sicuri e tutelati dallo Stato. Un primo segnale a questo interesse prioritario può essere dato, anche se non di competenza del Ministero dell’Interno ma del  Ministero dell’Economia, ma chiederemo al Ministro Alfano di farsi portavoce per le ragioni di cui sopra, dall’allentamento del patto di stabilità per le spese relative alla sicurezza.

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