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Cronaca

IN CALO IL TURISMO NELLE VALLI BERGAMASCHE: ASCOM “NO ALL’ALLARMISMO METEOROLOGICO”

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Stagione bagnata, stagione sfortunata per gli albergatori delle valli bergamasche. Da un primo bilancio realizzato da Ascom risulta che in alcune zone montane si è registrato un calo di prenotazioni che ha raggiunto anche il 70% in meno rispetto al luglio 2013. La Val Seriana si ferma a – 20%. E Ascom sottolinea “No all’allarmismo meteorologico: così perdiamo prenotazioni”.

Dopo un giugno abbastanza positivo, grazie anche ai diversi ritiri sportivi ospitati nelle strutture alberghiere delle valli, nel mese di luglio, complice il cattivo tempo, sono stati tanti i villeggianti che hanno rinunciato a trascorrere qualche giorno di ferie nelle centri montani della provincia bergamasca.

“La situazione sul mese di luglio è stata fin’ora difficile – afferma Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori di Ascom Bergamo –. Gli albergatori delle valli sono in una situazione critica. Nel corso del mese di luglio sono giunte poche prenotazione e alcune sono state anche  annullate. Speriamo in un fine mese e in un agosto di bel tempo, così che la stagione torni ad essere soddisfacente, anche se sicuramente saremo lontani dagli anni pre-crisi”.

Secondo i dati raccolti dall’indagine Ascom in Valle Brembana gli albergatori hanno registrato un calo di prenotazioni in media del -40% rispetto al 2013, con punte del – 70%, in Val Seriana e in Valle Imagna in media del – 20% .

Ma secondo gli imprenditori la colpa non è tutta del perdurare della crisi che ha colpito le tasche degli italiani: a questo problema se ne aggiunge un secondo che penalizza il comparto turistico ovvero le informazioni meteorologiche spesso fuorvianti. “Anche da noi si impone una riflessione sulle modalità, sui tempi e i sui contenuti con cui vengono divulgate le previsioni meteo, anche se non vogliamo arrivare agli estremi rimedi degli albergatori della Romagna che insieme alla Regione si sono decisi a intentare causa contro i pronostici errati a lungo termine – spiega Zambonelli-. Molti dei nostri centri di villeggiatura sono caratterizzati da un turismo di pendolari che raggiungono la montagna nei fine settimana, quindi si lavora bene dal venerdì sera alla domenica sera se il tempo è bello, con cattivo tempo il lavoro si riduce del 50%. Spesso, colpa dell’allarmismo sul cattivo tempo creato da mass-media e in particolare da alcune trasmissioni televisive, la gente disdice le prenotazioni, anche se poi le previsioni risultano sbagliate. Il meteo divulgato con largo anticipo è spesso approssimativo e inesatto ed è sono questo che ci penalizza”.

Altri due temi sono stati messi in rilievo dagli albergatori bergamaschi su cui chiedono una maggior attenzione da parte delle istituzioni: un collegamento tra l’aeroporto di Orio al Serio e i centri turistici della bergamasca e l’annullamento dei lavori sulle strade che portano alla chiusura di alcuni tratti, penalizzando dal punto di vista turistico i paesi interessati.

“Anche questi sono due problemi che vanno affrontati. E’ necessario che ci sia un maggior collegamento tra città, aeroporto ed estrema provincia, costellata da bellissime località turistiche che devono essere raggiungibili senza difficoltà, così che  Bergamo si presenti al turista italiano e straniero come una proposta univoca” conclude Zambonelli.

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