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Cronaca

4 FURTI IN 3 ANNI, LA DENUNCIA DEL PRESIDE: LA SCUOLA NON PUO’ ESSERE BLINDATA

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4 tentati furti in 3 anni di cui 2 andati a vuoto e 2 andati a buon fine: è un po’ troppo per il Centro di Formazione Professionale di Albino. Ma anche per noi che sentiamo e leggiamo queste cose. In questo strano agosto vedere una scuola sfasciata senza avere neanche la possibilità di ripulirla (visto che gli addetti sono in ferie, ndr.) fa male: e non è una forzatura. “Uno alla scuola si dovrebbe affezionare – commenta il direttore Amos Simoncelli”. Ma c’è qualcosa che non va, aggiungiamo noi.

Si può presumere che chi sia entrato al Cfp di Albino nella notte tra venerdì e sabato 9 agosto conosca bene l’edificio vista la rapidità dell’azione nel distruggere ogni cosa nel tragitto tra il piano terra e il primo piano dove ci sono i distributori automatici, nonostante l’allarme fosse scattato dal primo istante in cui la porta d’ingresso è stata scassinata.

E così è caccia tra gli studenti ed ex studenti, le videocamere a circuito chiuso potrebbero aiutare nell’identificare gli autori. Ma l’ipotesi del direttore è che, dopo 4 tentati furti negli ultimi 3 anni, ci sia stato un passaparola tra i malviventi in questione.

“Uno dovrebbe affezionarsi alla scuola che frequenta – ripete Simoncelli – non capisco davvero come possano avere agito così, con violenza. Hanno già rubato altre volte ma è il primo caso in cui si verificano atti vandalici di questo tipo”.

Sì perché allo stato d’oggi i danni che si registrano sono: acqua infiltrata dal primo piano nella soletta, ingresso e uffici al piano terra allagati, vetri rotti e distributori automatici sventrati.

“Il sistema di videosorveglianza c’è ma non posso mica blindare la scuola – conclude il direttore -, questo è un ambiente formativo dove i ragazzi vengono volentieri per imparare un mestiere. Cosa dovrei fare? Mettere le inferriate ad ogni finestra? No, la scuola non è questo”.

E’ vero: la scuola non è questo ma sempre più ignoti, se così vogliamo chiamarli, se la prendono con gli edifici scolastici come è già successo a Lovere, Treviglio e Seriate.

E’ un vuoto educativo questo? O una semplice bravata da noia estiva? In entrambi i casi c’è qualcosa che non va perché il senso del rispetto civico non dovrebbe mancare a nessuno, neanche a chi si trova nelle situazioni più disperate.

 

GUARDA L’INTERVISTA AL PRESIDE DEL CFP

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