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Cronaca

SKIDOME A SELVINO, TAVOLO TECNICO IN REGIONE PER PORTARE AVANTI LA VAS

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Tornare a sciare a Selvino: sembra questo il tema d’autunno che si sta concretizzando grazie all’interessamento di alcuni privati. Grazie alla creazione di un consorzio sarebbe garantito l’innevamento sulla pista del monte Purito e il funzionamento della nuova seggiovia. Ed è in questo frangente che si torna a parlare del progetto dello Skidome, il grande polo dedicato agli sport invernali rilanciato da Maroni più di un anno fa. Oggi si è svolto un tavolo tecnico in Regione per fare il punto sulla Valutazione Ambientale Strategica.

Alla discussione ha preso parte per la prima volta anche il nuovo sindaco di Selvino eletto nella primavera 2014, Diego Bertocchi, in videoconferenza insieme ai tecnici dei dipartimenti dei settori ambiente, energia, acqua, territorio e paesaggio.

“Stiamo prendendo atto dell’iter intrapreso dalla precedente amministrazione – spiega Bertocchi -: il progetto ci interessa ma deve essere ad impatto zero per il nostro territorio”.

In questa fase infatti si sta stilando la Vas, la Valutazione Ambientale Strategica, un documento che permette di mettere a confronto le considerazioni di natura ambientale per migliorare la qualità decisionale complessiva.

“Entro fine anno – conclude il sindaco – ci ritroveremo col tavolo tecnico per fare un nuovo punto della situazione. C’è un forte interessamento da parte degli operatori commerciali dell’altopiano e cercheremo di non deluderli”.

 

IL PROGETTO DELLO SKIDOME

Il progetto, fortemente voluto dall’amministrazione precedente e sostenuto dall’imprenditore trentino Willy Nardelli, è nato con l’obiettivo di creare un importante polo, composto da diverse piste da sci indoor su un dislivello di 140 metri più snowpark e palestra di arrampicata su ghiaccio, che permetta lo svolgersi dell’attività sciistica e attività collaterali tutto l’anno facendo diventare Selvino un fiore all’occhiello con un impianto tra i primi in Italia.

Nel luglio 2013 l’amministrazione guidata allora dal sindaco Ghilardi, aveva ottenuto interessamento da parte di Regione Lombardia: lo stesso Governatore Roberto Maroni si era recato a Selvino e aveva promesso il suo massimo interessamento per la realizzazione dell’opera.

Le difficoltà si erano comunque percepite da subito: a partire dai costi, dalla mancanza di investitori privati (Regione Lombardia dovrebbe finanziare l’opera per il 20%, ndr.), senza dimenticare le critiche portate da Legambiente che aveva definito il progetto un vero “ecomostro in quota”.

 

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