ALBINO, NON C’È PACE PER LA NUOVA SCUOLA A DESENZANO: I BAMBINI STANNO AL FREDDO

– ALBINO – Continuano a dividere le scelte fatti dai predecessori del sindaco Terzi ad Albino: dopo la questione della chiusura/riapertura al traffico del centro e del ponte sul fiume Serio a Comenduno, a tenere banco è ancora una volta la nuova scuola elementare di Desenzano già interessata da importanti infiltrazioni prima ancora di essere aperta. Ora il problema è la caldaia a cippato, ecologica sì ma sottodimesionata rispetto agli spazi da scaldare. Rsultato? I bambini studiano al freddo (anche a 13 – 14 gradi) e il consiglio comunale si divide.

Da una parte l’attuale maggioranza quota centro destra che lamenta la scarsa lungimiranza del precedente gruppo che ha adattato una caldaia che serviva le già esistenti scuole medie anche ai nuovi locali delle scuole elementari.

La caldaia in questione, è stata realizzata dal 2013 dall’ex sindaco Luca Carrara e dal suo gruppo di centro sinistra con fondi europei per un importo di 360 mila euro; funziona con legname ridotto in pezzi di piccole dimensioni raggiungendo potenza di 400 Kw quando servirebbe un impianto di 540 Kw.

Inoltre serve una manutenzione, che la tiene spenta due giorni, ogni 300 ore di funzionamento.

Ora il piano attuativo proposto nell’ultimo consiglio comunale di venerdì 30 gennaio dall’attuale maggioranza guidata dal sindaco Fabio Terzi prevede di migliorare l’efficienza energetica dell’edificio con l’acquisto di un’altra caldaia che funga da “supporto” quando la caldaia va pulita e il cippato ricaricato. 

I tre gruppi di minoranza, tra cui la precedente maggioranza, con una mozione unitaria hanno condiviso il progetto invitando però la giunta Terzi a non utilizzare propagandisticamente lo slogan “è colpa dell’ex sindaco”.

“Beghe” di partito a parte intanto i bambini restano al freddo, sperando che le temperature, dopo i Giorni della Merla, tornino un po’ ad alzarsi.

Nelle foto: sopra la caldaia a cippato, sotto le nuove scuole elementari di Desenzano

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