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Cronaca

DENUNCIA E DANNO DA 1 MILIONE DI EURO PER L’INCENDIO DI CLUSONE

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Denuncia penale depositata da parte dei Carabinieri nei confronti dei presunti piromani responsabili del vasto incendio che tra il 10 e l’11 marzo ha devastato il monte Cimiero a Clusone. Si tratta di due ragazzi del 1996, incensurati di Clusone: uno dei due abita nella cittadina baradella, uno di è trasferito a Bergamo per motivi di studio. E insieme alla denuncia è arrivato il resoconto del danno provocato e delle opere di spegnimento che ammonterebbe a 1 milione di euro.

L’incendio che ha interessato più di 50 ettari di bosco e sottobosco, compromettendo per decenni la flora e la fauna della zona, si era sviluppato a ridosso della cittadina di Clusone innalzandosi fino alla cima del monte Cimiero.

Impegnate decine di volontari insieme ad elicotteri e canadair che hanno avuto ragione delle fiamme dopo ore di lavoro.

Per questo i militari dell’Arma di Clusone si erano messi al lavoro, per rintracciare i responsabili di quella che non può essere considerata solo una bravata: grazie alle testimonianze dirette e alle riprese di alcune videocamere i Carabinieri sono arrivati ai due giovani che dovranno rispondere di reato di incendio boschivo punito dall’articolo 423-bis del codice penale da quattro a dieci anni di reclusione se con azione dolosa e da uno a quattro anni se con azione colposa. La sanzione amministrativa inoltre, secondo i calcoli della Forestale ammonta ad 1 milione di euro visto che l’articolo 61 della legge regionale forestale (la 31 del 2008) prevede 712,68 euro per violazione dei divieti, 118,78 euro per accensione fuochi e 197 euro ogni 100 metri quadri di superficie a bosco in caso di distruzione o danneggiamento delle superfici nei territori a maggior rischio.

I due ragazzi avrebbero agito innescando il fuoco con dei piccoli fuochi d’artificio nel tardo pomeriggio del 10 marzo, per poi darsela a gambe levate su un’auto vista da alcuni testimoni.

Resta la presunzione del reato, visto che i giovani non hanno confessato: toccherà dunque alla magistratura fare il suo corso.

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