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Cultura

GANDINO, IL CORPUS DOMINI FRA FEDE E TRADIZIONE

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Domenica 7 giugno 2015 si tiene a Gandino la Solenne festività del Corpus Domini. È occasione per la tradizionale processione: la più solenne, la più bella, la più sentita dai fedeli e la più seguita dai numerosi turisti che ogni anno raggiungono il paese in questa ricorrenza. Il percorso del corteo (circa tre chilometri) si presenta tutto addobbato con le “zandaline”, festoni tesi da un lato all’altro della strada, dai colori diversi a seconda delle contrade.

Da ogni finestra pendono drappi e gli androni dei pa­lazzi sono aperti per far mostra di altarini, statue e quadri sacri. Ma ciò che più attira il visitatore sono le confraternite: ne sopravvivono ancora quattro (quella di San Giuseppe, della Madonna del Carmine, dell’Addolorata e del Santissimo Sacramento); sfilano per le vie del paese con le loro variopinte divise (originalissima quella dei confratelli del Santissimo Sacramento), con i lo­ro stendardi, i grandi crocifissi lignei, i lampioni processionali; il priore e il se­gretario portano bellissime ferule. A Gandino (nella parrocchie di San Giacomo a Cirano e di San Nicola a Barzizza) esistono altre due Confraternite, dedicate alla SS.Trinità e al Ss.Sacramento.  A vivacizzare il corteo della solenne processione gandinese ci saranno paggetti, bambini vestiti da angioletti, canti e musica.

Per questa solennità, i sacerdoti vestono il paramento più ricco, solitamente esposto nel Museo della Basilica; si tratta di un broccato d’o­ro e d’argento prodotto a Lione nel 1768., destinato al celebrante principale e a sei altri sacerdoti. Il baldacchino è uno splendido ganzo veneziano del primo settecento. L’ostensorio gotico è una vera rarità nella Ber­gamasca ed ha un grande significato storico: fu acquistato in Baviera nel 1527 dai mercanti gandinesi, quando raggiungevano quelle terre per vendere i loro pannila­na. Oro, argento e sete simboleggiano lu­ce e regalità proprie dell’Eucarestia. Dal 1701 fino alla seconda guerra mondia­le, lungo le vie del percorso veniva creata una galleria di pannilana presi a prestito dai lanifici; l’iniziativa non era esente da fi­ni pubblicitari: si riteneva portasse male non prestarli. Le prime notizie della processione risalgono alla prima metà del Quattrocento.

La solenne processione di domenica 7 giugno (preceduta dalle Giornate Eucaristiche del 4,5 e 6 giugno) è in programma domenica al termine della solenne messa delle 10. In caso di maltempo la processione viene rimandata al termine della messa delle 17. A presiederla sarà mons. Pasquale Pezzoli, rettore del Seminario Vescovile di Bergamo.

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