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Cronaca

PROGETTO PILOTA IN PROVINCIA DI BERGAMO, CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER 200 MIGRANTI

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– BERGAMO – Porta 10 firme il protocollo d’intesa sottoscritto nella mattina di mercoledì 9 settembre a Bergamo presso il Palazzo Prefettizio: i vari operatori coinvolti hanno firmato un accordo secondo il quale 200 migranti richiedenti asilo dei 1100 presenti attualmente nella provincia di Bergamo, avranno accesso a corsi di formazione professionale.

Il protocollo vede la firma del prefetto di Bergamo, Francesca Ferrandino, del presidente della provincia, Matteo Rossi, dell’Azienda Bergamasca Formazione che realizzerà i corsi, della Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus che finanzierà il progetto, oltre alle segreterie provinciali di Cils, Cgil e Uil, e alla Caritas Diocesana insieme alla Cooperativa Ruah e Rinnovamento.

Questo progetto pilota – ha spiegato il prefetto Ferrandino – è stato pensato dalla Caritas diocesana che ringrazio perché nel tema dell’accoglienza è un vero e proprio fiore all’occhiello per la nostra provincia. Oltre ai primi 55 migranti accolti nelle parrocchie con progetti di micro accoglienza, con questo nuovo progetto si pensa all’integrazione dei richiedenti asilo. Questo non implica il disinteressamento per i cittadini italiani, con la Curia infatti stiamo attivando dei progetti di assistenza a 360°”.

“Siamo molto soddisfatti – ha commentato don Claudio Visconti, direttore della Caritas Diocesana di Bergamo – perché ciò ci permette di fare, non solo assistenzialismo, ma anche di pensare al futuro di queste persone”.

Il progetto prevede per un totale di 30mila euro, stanziati dalla Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus, la realizzazione di corsi di formazione professionale da parte dell’Azienda Bergamasca Formazione negli ambiti: abbigliamento e confezione, acconciatura ed estetica, agricolo, alimentazione e ristorazione, elettricità ed elettronica, informatica, legno e arredo e meccanica.

La formazione sarà di 30 ore in classi di massimo 20 unità; le spese degli spostamenti saranno sostenute dall’ente che ha in carico i migranti.

Un progetto che potrebbe riguardare anche l’alta Valle Seriana dove sono ospitati circa 200 richiedenti asilo tra Lizzola, Cerete, Castione della Presolana e Rovetta.

Nel frattempo i sindaci dei comuni dell’altopiano della Presolana si stanno attivando, dopo aver attivato il patto di volontariato, necessario per partecipare a questo tipo di attività, a istituire attraverso i consigli comunali, l’albo dei volontari, dove andranno iscritti e quindi assicurati i migranti che realizzeranno dei piccoli lavori.

In merito alla situazione attuale il prefetto ha spiegato che ci si sta preparando a nuovi arrivi, visti gli sbarchi continui sulle cose del sud Italia: “Sono sicura – ha concluso – che ancora una volta Bergamo dimostrerà la sua grande capacità di accoglienza, vero esempio anche per le altre provincie“.

A testimonianza di ciò la presenza alla firma del protocollo del prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca, nonché presidente del Tavolo di Coordinamento Regionale: “Bergamo, anche con questo progetto pilota, si dimostra una provincia virtuosa nell’accoglienza. La situazione contingente va gestita collaborando per far sì che non abbia una ricaduta negativa sul territorio”.

 

Nella foto: il prefetto di Bergamo firma il protocollo

 

 

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