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Cronaca

CICLOVIA AD ALZANO, IL SINDACO: “MODIFICA PER L’INTERESSE DI TUTTI, LA LEGA VUOLE SCREDITARE IL NOSTRO LAVORO”

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“Apprendo direttamente dalle pagine dei quotidiani che, insieme alla mia giunta, al mio intero gruppo di maggioranza e alla responsabile dell’area urbanistica, sono iscritta nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio”. Commenta così, Annalisa Nowak, sindaco di Alzano Lombardo, la notizia in merito all’indagine aperta dalla Procura. E aggiunge: “Nessun interesse personale, è il solito scontro politico voluto dalla Lega”.

La questione riguarda la ciclovia in quota da realizzare ad Alzano Lombardo e il fascicolo aperto dalla Procura di Bergamo, di cui ci siamo occupati in questo articolo.

“Fermo restando che nulla ci è stato notificato – prosegue in una nota ufficiale il sindaco -, ritengo opportuno farmi portavoce del punto di vista della giunta e della maggioranza che la sostiene. Già da mesi, a seguito dell’esposto presentato in procura da quattro consiglieri della minoranza, abbiamo ottemperato a fornire tutta la documentazione necessaria, sia in formato cartaceo che informatico, al Pubblico Ministero a cui sono state assegnate le indagini. Attualmente le indagini sono in una fase preliminare di valutazione da parte del giudice, e naturalmente siamo fiduciosi che lo stesso possa riconoscere nella documentazione prodotta tutti gli elementi che attestano la liceità della condotta di questa Amministrazione“.

La Nowak ricostruisce poi quanto successo fino ad oggi: “In occasione dell’approvazione del PGT 2.0, ereditato dell’attuale minoranza, abbiamo trovato una previsione di percorso pedonale/ciclopedonale sulle pendici del Frontale (lunghezza 3 km) che al nostro esame si presentava così: dalle caratteristiche esclusivamente pedonali e per nulla ciclabili; frammentato (con ampie interruzioni in corrispondenza di proprietà private) in modo tale da non consentire il collegamento tra la valle del Luio e Brumano; ricalcante mulattiere e viabilità esistente dalle pendenze elevate; che non garantiva il collegamento a servizio di tutti i quartieri collinari.

Di questa previsione, gli unici due brevi tratti già realizzati dalla precedente amministrazione, tra via Santa Maria Assunta e via Don Adami, si sviluppano per la lunghezza di circa 130 metri e, da codice della strada, si configurano esclusivamente pedonali in quanto ripidi e con presenza di scalinate.

Con l’intento di definire realisticamente un percorso pedonale di vera utilità, che si costituisse come parte di una rete al servizio dei quartieri collinari, in fase di approvazione del PGT abbiamo ritenuto di accogliere parzialmente l’osservazione n° 29, presentata da privati cittadini, con cui abbiamo modificato la previsione fatta dalla precedente amministrazione, che non costituiva formalmente un vincolo.

Accogliendo l’osservazione si presentava infatti la possibilità di definire un percorso pedonale, tra Via Risorgimento e Via Spiazzi, che conservava intatta la possibilità di lavorare al futuro collegamento tra Brumano e la Valle del Luio, ma realizzava un vantaggio immediato per la cittadinanza, connettendo i quartieri sopra Via Provinciale tra loro e con la rete di sentieri che percorrono il soprastante ambito naturalistico del Frontale.

Mentre la presunta ‘ciclabile’ prevista da Bertocchi sarebbe stata realizzata con denaro pubblico a scomputo degli oneri, il collegamento pedonale previsto dalla mia giunta verrà realizzato interamente a carico dei privati.

Se non bastasse la ragione urbanistica ed economica a giustificare la scelta voglio precisare, per sgomberare il campo da ogni illazione sui presunti vantaggi di cui avrebbe goduto la mia famiglia che, la previsione di un transito pedonale sulla proprietà Nowak non è stata eliminata ma, per consentire la realizzazione del migliore percorso, spostata a valle. Inoltre l’attraversamento della proprietà passa da un transito dello sviluppo di 20 metri ad un transito di oltre 40 metri.

Va aggiunto che, mentre nella versione precedente si trattava di una semplice previsione non vincolante, ora la cessione del terreno, di proprietà familiare, è certa e legata alla realizzazione delle opere di lottizzazione.

È inutile sottolineare che questa cessione non darà alla mia famiglia alcun beneficio in termini edificatori. Ma è stata piuttosto intesa come gesto di generosità in funzione della pubblica utilità”.

Precisate le motivazioni che hanno guidato la sua giunta, il sindaco fa un riferimento anche alla situazione politica alzanese che influenzerebbe le mosse della minoranza: “Mi pare chiaro che sia in atto uno scontro esclusivamente politico in cui la minoranza usa la ‘querelle’ sulla fantomatica ciclabile, per attaccarmi personalmente e con me screditare la mia giunta, il mio gruppo di maggioranza e l’associazione che ci sostiene. Questo accade forse perché, dopo 20 anni di giunte targate Lega e PDL, qualcuno si sta accorgendo che, anche solo dopo un anno e mezzo, la città sta cambiando grazie al lavoro che la mia squadra sta svolgendo al servizio del nostro comune, dei nostri cittadini e delle famiglie di Alzano, mettendo in campo tutte la passione, la professionalità e l’intelligenza necessarie. Spiace che lo scontro politico su una scelta urbanistica, rispetto alla quale abbiamo visioni diverse, sia stata trasformato dalla minoranza in un fatto giudiziario”.

“Con serenità e fermezza ribadisco – conclude Nowak, rivolgendomi soprattutto ai cittadini di Alzano, che io e la mia maggioranza non abbiamo nulla da nascondere e che siamo a disposizione del giudice per fornire tutti gli elementi che riterrà necessari al fine di fare chiarezza sull’accaduto. Nel frattempo noi continueremo a lavorare per il bene comune, come abbiamo fatto sin dal giorno del nostro insediamento”.

 

Nella foto: Annalisa Nowak

 

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