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Cronaca

LA “SCHISCETTA” A SCUOLA POTREBBE DIVENTARE REALTÀ: REGIONE LOMBARDIA APPROVA LA MOZIONE DEL M5S

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Il Consiglio regionale lombardo ha discusso e approvato una mozione del M5S Lombardia dopo la decisione del sindaco di Corsico, in provincia di Milano, di sospendere il servizio mensa per quei bambini i cui genitori non hanno pagato la retta. La mozione invita la Giunta a sollecitare gli organi istituzionali per “dare la possibilità alle famiglie di scegliere se usufruire del servizio mensa oppure permettere di portare il pasto da casa”.

Il consigliere del M5S Lombardia e prima firmataria dell’atto, Paola Macchi, ha spiegato che “il problema è sistemico, molti Comuni lombardi, non solo Corsico, hanno accumulato debiti per i mancati pagamenti per il servizio della mensa scolastica a causa dei costi delle mense in Lombardia insostenibili per molte famiglie; talvolta arrivano a superare anche i 7 euro a pasto e sia le quote che le fasce Isee relative cambiano da Comune a Comune”. “Ambrosoli ha proposto alla Regione di sostenere il Comune nella riscossione delle quote, una pezza ad un grave problema, di cui si discute da anni, che va affrontato a monte – ha continuato Macchi, aggiungendo che – al momento è necessario garantire che i bambini possano pranzare a scuola, che non esistano discriminazioni tra chi usa la mensa e chi non può permettersela ma che sia permesso alle famiglie di scegliere autonomamente quale opzione corrisponda meglio alle sue condizioni economiche ed etiche”.

“L’idea di agire perché gli studenti possano scegliere se portare il pasto da casa o usufruire della mensa oltre che accettabile e concreta risulta di gran lunga più economica – ha proseguito il consigliere regionale lombardo, sottolineando che – in più nessun bambino rischierebbe più di rimanere a digiuno quando il menù proposto dalla mensa scolastica non è gradito. Nella maggior parte degli altri paesi europei questa è la normalità, vissuta con serenità da famiglie e studenti che si vedono riconosciuto il principio della sovranità alimentare personale. L’approvazione e’ il primo passo per la realizzazione di scelte alimentari autonome come prevede l’Art. 32 della Costituzione”.

 

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