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Cronaca

“Restate uniti”, i valori della Signora Luciana nell’ultima intervista – video e foto

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“Per noi l’unione è la cosa più importante”: con l’ultima intervista realizzata nel dicembre 2015, ricordiamo la grande Signora che è stata Luciana Previtali Radici.

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Luciana Previtali Radici

Siamo andati a Leffe nel dicembre 2015: entrare in quella grande villa era stato subito emozionante ma lei ci aveva messi a nostro agio.

L’occasione era quella degli auguri di Natale da registrare con la videocamera e mandare ai dipendenti di Radici Group che di lì a poco avrebbero partecipato alla tradizionale cena di fine anno. Uno di quegli appuntamenti a cui la Signora Luciana, come la chiamavano gli stessi dipendenti e tutta la gente che l’ha conosciuta, aveva partecipato tante volte: prima col marito, l’imprenditore di Leffe e Cavaliere del Lavoro Gianni Radici, e poi, dopo la sua scomparsa nel 2005, da sola.

Sola ma sempre con il sorriso, e con la serenità di una donna che non si è mai arresa e che ha visto cambiare la Val Seriana e il mondo intero partendo dall’epoca del boom economico fino a quella contemporanea delle aziende del gruppo sparse per il mondo. “La nonna ha 90 anni e mi scrive su WhatsApp – commenta una delle nipoti durante le interviste fatte ai familiari -. E mi manda le foto di com’è vestita. Com’è elegante, non esiste al mondo una signora raffinata come lei”.

Luciana è stata una Signora per tutti, non solo per il fatto di essere stata moglie e compagna di vita di uno degli uomini più importati per l’economia dell’intera Valle e provincia, ma anche per il suo modo di fare raffinato e umile. “La Signora Luciana ci aiuta parecchio – ho sentito dire diverse volte dalle persone della Val Gandino”. Che si trattasse di una Onlus o di una struttura pubblica, una mano da parte sua c’è sempre stata per tutti.

Sono innumerevoli le iniziative intraprese da Luciana Previtali Radici, sostenitrice e fondatrice di alcune associazioni fra le più importanti di Bergamo.

Le sue attività benefiche hanno caratterizzato anche la Val Gandino, in quei paesi di montagna dove ha deciso di vivere sposando nel 1946 Gianni Radici. Lei che arrivava dalla città ma che è stata in grado di diventare parte di questa Valle. Una di noi, come si dice.

Così quando ho avuto il piacere di intervistarla, sedute sui divani in quella grande sala scenario di tanti momenti di vita passati con i 6 figli, i 19 nipoti e i 20 pronipoti, abbiamo parlato di tutto partendo proprio dal suo arrivo a Leffe e dei primi anni passati con i figli e il marito tra aziende e vita quotidiana fatta di domeniche in montagna o sugli sci.

Nella sua vita non sono però mancati i periodi bui, quando il figlio Fausto nel 2002 si tolse la vita o durante la malattia del marito Gianni. In tutte queste occasioni la Signora Luciana c’è sempre stata, continuando ad essere il collante della sua numerosa famiglia.

Nelle settimane prima del suo 90° compleanno (il 13 dicembre 2015), durante le interviste che abbiamo realizzato per l’Archivio Radici a tutti i figli e nipoti, ognuno di loro ha parlato di Luciana raccontando di una madre e nonna esplosiva, sempre elegante, mai fuori luogo e con un consiglio per tutti.

In quella casa di Leffe, in via Miravalle, lì dove lo sguardo si perde nel panorama del Monte Farno e dell’intera Val Gandino, la Signora Luciana ha saputo accogliere molte persone trasmettendo i valori dell’unione, della serenità e della benevolenza.

Gli stessi che ha ricordato ai suoi dipendenti nell’ultima intervista che oggi, nel giorno della sua scomparsa (leggi la notizia qui), condividiamo con voi in questo video.

Luciana se n’è andata. Una donna unica, una Signora d’altri tempi che lascia vuota, non sola la sua casa, ma il cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuta.

Gessica Costanzo

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Gianni e Luciana Radici

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Gianni e Luciana Radici

Gianni e Luciana Radici

Gianni e Luciana Radici

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