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Cultura

5° Festival della Chitarra, a Gandino nomi del panorama internazionale

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Entra nel primo lustro la rassegna internazionale di chitarra che si tiene a novembre nel borgo storico di Gandino.

chitarra

Il Festival Internazionale della Chitarra di Gandino compie 5 anni. La manifestazione ha riunito nelle diverse edizioni i migliori nomi dell’acustica internazionale, in un rincorrersi di corde, arie e melodie che l’ha fatta conoscere anche oltre confine.

Caratteristica principale del Festival è infatti mettere a confronto, o meglio in comunicazione, musicisti giovani e “di lungo corso”, più o meno affermati, al fine di creare un feeling ambientale che permette ad artisti e spettatori di trovarsi a proprio agio, facendo sì che ogni concerto si trasformi in un happening inedito, con un mix accattivante che unisce sperimentazione e temi di notorietà più consolidata.

L’edizione 2016, organizzata da Pro Loco e Comune di Gandino, con il patrocinio del Distretto de “Le Cinque terre della Val Gandino”, si presenta un poco atipica rispetto agli usuali festivals chitarristici, in quanto non è solo una vetrina di virtuosi e stilisti, ma indaga anche lo strumento nel ruolo di accompagnamento.

Così nel caso del trio di CARLO AONZO (11 novembre), artista di primo piano della scena musicale internazionale che propone la magia del mandolino, tra classica e popolare, o degli inglesi STRAWBS di Dave Cousins (24 novembre), tra i più prestigiosi protagonisti della scena rock dei Settanta molto amati anche in Italia, qui in versione acustica con i componenti originali. Al chitarrista italo/polacco KARL K. KOCH (22 ottobre) è affidato il compito d’inaugurare il Festival; dotato di una tecnica raffinata, propone i frutti della sua ricerca che affronta soprattutto la musica strumentale che ha le radici nella storia degli Slavi del XIX-XX secolo. Il suo concerto si terrà sotto la suggestiva volta dipinta dell’Auditorium Maconi a pochi passi dalla Basilica, i successivi nell’auditorium della Biblioteca Comunale Brignone, sulla piazza centrale del borgo storico.

Non è esclusa la possibilità di veder aperti i concerti con le performance di giovani talenti: una sorpresa che offre un motivo in più per salire in Val Gandino e conoscerne le bellezze, non solo musicali ma anche gastronomiche (su tutte il rinomato Mais Spinato di Gandino) e storiche, architettoniche e culturali.

Tutti i dettagli su www.geomusic.it  e www.lecinqueterredellavalgandino.it

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