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Cronaca

Studenti in strada contro gli incidenti, il MIUR premia il progetto “On The Road” – foto

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Il MIUR premia il progetto di educazione stradale “On The Road”: alcune scuole bergamasche scendono in campo con Polizia Locale, Forze dell’Ordine e di Pronto Intervento.

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Gli studenti scendono in strada contro gli incidenti. E il MIUR plaude l’iniziativa. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca premia il «Progetto di educazione stradale On The Road», illustrato venerdì mattina all’IISS Ettore Majorana, alla presenza di istituzioni, autorità, dirigenti scolastici, professori e studenti rappresentanti dei vari istituti coinvolti nel progetto di rete.

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Prima «rete di scuole on the road», nata in bergamasca, è frutto di un progetto nel progetto. Vincitore del bando a livello nazionale, la rete è formata da 5 scuole secondarie di secondo grado bergamasche: l’Istituto Ettore Majorana di Seriate, come capofila, l’Istituto Statale di Istruzione Superiore Oscar Romero di Albino; il Liceo Scientifico Statale Edoardo Amaldi di Alzano Lombardo; il Liceo Scientifico Statale Lorenzo Mascheroni di Bergamo e il Liceo del Seminario Vescovile di Bergamo. Cinque mila studenti e centinaia di docenti hanno fatto squadra per prevenire ed educare direttamente su strada alunni over 18, nei panni della polizia locale, dei soccorritori e delle forze dell’ordine. La speciale «Rete On The Road» supporta l’associazione socio educativa Ragazzi On The Road, promotrice dell’omonima iniziativa formativa. Unica in Italia, è giunta al suo decimo anno di attività, espandendosi nelle provincie di Bergamo, Brescia e Milano e riscuotendo crescente interesse tra studenti e istituzioni, grazie anche alla collaborazione tra l’associazione e l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia. Quest’ultima ha nominato i «Ragazzi On The Road» testimonial tra i giovani, sul territorio nazionale, del Numero Unico d’Emergenza 112 (uno – uno – due).

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«Ci sorprende in modo particolare la risposta spontanea ed entusiastica delle scuole e degli studenti che, coinvolgendo le stesse istituzioni, nutrono il desiderio di vivere questa esperienza “senza filtri”» dichiara il giornalista Alessandro Invernici che, con l’agente Giuseppe Fuschino del Corpo di Polizia Locale Unione Insieme sul Serio (ex Consorzio di Polizia Municipale Valseriana), dieci anni fa ha avviato questa iniziativa, unica nel suo genere, poi sostenuta anche dalla Prefettura di Bergamo.

Il progetto di rete, presentato dalle scuole, si articolerà in due momenti principali. Il primo, dal 19 giugno al 9 luglio e inserito nell’iniziativa generale di On The Road, offrirà a una sessantina di studenti maggiorenni la possibilità di calarsi nei panni degli operatori delle Forze dell’Ordine e di Pronto Intervento, partecipando, accanto a loro, in operazioni ordinarie e straordinarie, anche di primo soccorso, in orario diurno e serale.

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Numerose le richieste pervenute da parte degli studenti della neonata rete e di altre scuole, da anni aderenti al progetto On The Road, da sempre supportato dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo e dal suo dirigente provinciale, nonché inquadrato nell’alternanza scuola-lavoro. Come mostrato dal video trailer promotore dell’iniziativa (che potete vedere qui), è ancora aperta la fase di raccolta di adesioni da parte dei comuni di residenza dei giovani partecipanti, che risulterà soggetto ospitante, e dei comandi di Polizia locale, che intendono accogliere il progetto.

Posti disponibili anche per alcuni studenti universitari che, in virtù di un Tirocinio d’Eccellenza, promosso da diversi anni dall’Università degli Studi di Bergamo, vogliano aderire all’iniziativa in qualità di «Reporter On The Road», raccontando così le esperienze dei giovani che scendono in strada.

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«Questa prima fase del progetto coinvolge un nucleo ristretto di ragazzi, scelti tra quelli maggiorenni e dei comuni aderenti all’iniziativa – dichiara Andrea Nicoletti, segretario dell’associazione socio educativa Ragazzi On The Road, nonché ex Reporter -. La nostra filosofia è quella di partire educando, direttamente e a contatto con la realtà della strada, pochi studenti alla volta per educarne molti. È più facile che un giovane ascolti un coetaneo. Così questi ‘ragazzi on the road’ diventano educatori tra i giovani e anche tra gli adulti. Abbiamo infatti ricevuto spesso, nel corso degli anni, messaggi di ringraziamento da parte dei genitori dei ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa. Proprio agli ex partecipanti, il compito di passare il testimone ad altri per diventare adulti consapevoli».

A settembre, nella seconda parte del progetto di rete, saranno organizzati alcuni incontri congiunti tra gli studenti delle cinque scuole coinvolte per approfondire al meglio, anche con l’intervento di alcuni esperti, il tema dell’educazione stradale e del soccorso. Tra le varie esperienze anche la possibilità di comprendere l’importanza dell’uso del casco, grazie alla partnership con Airoh.

Il presidente dell’associazione socio educativa «Ragazzi On The Road», Giancarlo Bassi, esprime la sua soddisfazione per il buon esito della candidatura del progetto: «Il MIUR premia l’unione d’intenti di questa rete di scuole – la prima, speriamo, di molte altre – che insieme hanno fatto squadra. Troppe tragedie scorrono sotto i nostri occhi, benché non ce ne accorgiamo. C’interessano le vite di questi giovani e preservare il loro futuro. Ed è proprio coinvolgendoli e affiancandoli a chi ogni giorno vigila e salva le nostre esistenze, che gli studenti si rendono conto, in prima persona, di cosa significhi rischiare e sfidare la strada».

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