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Cronaca

Nuovo comandante e cantiere al via: aria di novità alla Caserma Carabinieri di Gandino

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Insediato a Gandino il maresciallo Francesco Ciaco, originario della Campania. Aperto il cantiere per i lavori di ristrutturazione della caserma, attesi da vent’anni

Il maresciallo Francesco durante una recente manifestazione a Casnigo

Un  nuovo comandante e, finalmente, l’avvio dei lavori di ristrutturazione della caserma. E’ tempo di novità a Gandino per l’Arma dei Carabinieri, che nelle ultime settimane ha salutato l’insediamento nelle vesti di comandante di stazione del maresciallo Francesco Ciaco, originario di Castellamare di Stabia (Napoli) ed in precedenza impegnato nella Stazione Carabinieri di Bormio, in Valtellina.

Il maresciallo Ciaco, sposato e padre di due figli, succede di fatto al luogotenente Giovanni Mattarello, comandante a Gandino per oltre 30 anni, salutato ad inizio 2016 con una grande festa delle comunità di Leffe, Casnigo, Peia, Cazzano S.Andrea e Gandino, che compongono il territorio di competenza della stazione con circa 16.700 abitanti Per un anno la caserma di Gandino è stata guidata “ad interim” dal maresciallo Marco Bristot

I lavori di ristrutturazione avviati presso la Caserma Carabinieri di Gandino

L’altra novità di questi giorni è l’apertura del cantiere per la ristrutturazione della Caserma di via San Giovanni Bosco, attesi da tempo dopo che nei decenni precedenti si era addirittura ipotizzata la costruzione di un nuovo stabile, al fine di mettere a disposizione dell’Arma un’adeguata sede operativa.

Il primo lotto, particolarmente urgente, riguarda la zona dei box interrati ed è stato reso possibile dallo stanziamento di 130.000 effettuato dalla Comunità Montana Valle Seriana a favore del Comune di Gandino, proprietario della struttura.

Un secondo step di lavori (per un valore di 250.000 euro) sarà garantito grazie ai fondi stanziati, sempre attraverso la Comunità Montana, dal Consorzio BIM, mentre è tuttora in corso la valutazione di un terzo lotto d’intervento con fondi reperiti dai comuni della Valle (stimabili in circa 400.000 euro) che completerebbero la preventivata ristrutturazione, cui si sono aggiunti anche i dettami introdotti per le nuove regole antisismiche.

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