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Cronaca

Un nuovo ulivo nel parco comunale di Gandino, simbolo di pace fra i popoli

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Un nuovo ulivo è spuntato a Gandino nel parco comunale, il gesto di pace della Consulta degli Stranieri.

Giornate intense a Gandino in occasione delle celebrazioni per il 73esimo anniversario della Liberazione. Martedì 24 aprile in Biblioteca, l’assessorato alla cultura del Comune ha organizzato una serata di canti e ricordi, dedicati alla Resistenza, ai tragici fatti della Malgalunga ed alla Liberazione. Ad animare la serata è stata l’associazione culturale di musica “Rataplam”, guidata da Teresa Villa ed attiva a Mapello sin dal 1994. Alla ricerca legata a strumenti della tradizione, il gruppo unisce un forte impegno civile. Per l’occasione i canti sono stati accompagnati dalle letture espressive di Sara Manfredi. Applausi convinti anche per i gandinesi Mario Castelli (già componente dell’orchestra Rai di Milano) e Fabio Rinaldi, che con due brani eseguiti a quattro mani sulle “campanine” (xilofoni della tradizione locale) hanno ricordato il suono a festa che nel 1945 salutò la Liberazione.

Nel corso della serata ha portato un’intensa testimonianza il partigiano Mario “Fufo” Aresi, classe 1926, già attivo nella Brigata Garibaldi. Mario Aresi condivise con il gemello Primo “Fufi” (morto oltre vent’anni fa e padre del presidente della Pro Loco Gandino) l’impegno nelle file partigiane sui nostri monti. Un impegno che riguardò anche un altro degli otto fratelli Aresi, Carlo, pure presente alla serata. Mario Aresi partecipò fra l’altro a Gandino all’azione dell’11 luglio 1944, rimanendo ferito. Quel giorno, in un agguato organizzato dai fascisti, furono uccisi i partigiani Giovanni Cazzaniga “Maistrak” e Tolmino Fontana. Aresi, lucido nei ricordi e nel riaffermare i valori non negoziabili della libertà, ha ricevuto dal sindaco Elio Castelli una pergamena e la riproduzione di due rare immagini d’epoca della Malgalunga.

Mercoledì 25 aprile le celebrazioni mattutine hanno preso il via con la deposizione di corone d’alloro ai monumenti di Cirano e Barzizza. Successivamente il corteo ha raggiunto la Cappella dei Caduti al Cimitero, reso omaggio alla tomba di mons. Francesco Caccia e raggiunto la Basilica per la messa celebrata dal parroco don Innocente Chiodi. In piazza Vittorio Veneto, accompagnata dal Civico Corpo Musicale diretto da Luigi Salvatoni, si è tenuta la cerimonia ufficiale.

Il sindaco nel suo discorso ha ricordato la necessità “di costruire ponti e non innalzare muri”, mentre le classi quinte della scuola primaria di Gandino hanno intonato l’inno di Mameli completo e proposto (anche sotto il porticato del Municipio) il frutto delle attività didattiche a tema. Da rilevare nel gruppo la presenza del piccolo Mauro Moro, che indossava il cappello piumato da bersagliere a ricordo del bisnonno materno comm. Giuseppe Barboglio, fautore della storica Garibaldina di Leffe. Nel Parco Comunale Verdi si è tenuto infine un significativo gesto organizzato dalla Consulta degli Stranieri, attiva a Gandino dal 2004. E’ stato messo a dimora un albero d’ulivo, simbolo di pace fra i popoli.

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