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Cronaca

Rapporti con lo studente 13enne, parla la prof: “Ho sbagliato ma lo amavo”

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Interrogatorio di garanzia per la professoressa ai domiciliari per aver avuto rapporti con lo studente 13enne: la donna ha dichiarato al gip di essere pentita ma anche innamorata.

Interrogatorio di garanzia ieri al Tribunale di Bergamo per la professoressa 40enne residente in alta Val Seriana agli arresti domiciliari da una settimana per aver avuto rapporti sessuali con un suo studente all’epoca dei fatti 13enne ed oggi 14enne: la donna ha dichiarato al giudice di essere pentita ma anche innamorata.

La donna, separata e con due figli, davanti al gip Marina Cavalleri ha raccontato del momento personale difficile che sta vivendo e dell’innamoramento per il suo studente. Tutto testimoniato dai messaggi che i due si sono scambiati per mesi dove si definivano “amore”.

Una segnalazione alla Procura ha permesso in pochi giorni al pm Davide Palmieri , con appostamenti e intercettazioni, di accertare gli incontri sessuali che hanno fatto scattare il reato e i domiciliari visto che si tratta di un minore sotto i 14 anni, limite fissato dalla legge (anche se il minore è consenziente) che sale a 16 anni se si tratta di un educatore come in questo caso.

“Assenza di freni inibitori”, si legge nell’ordinanza, per questo il gip è stato altrettanto veloce a concedere la misura cautelare per evitare il pericolo che gli incontri proseguissero anche dopo la fine dell’anno scolastico e gli esami.

Ma secondo la professoressa, sospesa dall’ufficio scolastico provinciale proprio durante gli esami di terza media affrontati anche dal ragazzo, si è trattato sopratutto di amore. La donna ha ammesso di aver sbagliato ma ha anche aggiunto di essersene resa conto solo dopo che è scoppiata la bufera.

Dopo l’interrogatorio l’avvocato Roberto Giannì ha chiesto la revoca dei domiciliari o, in subordine, il divieto di avvicinamento allo studente. Il giudice si è riservato la decisione, in attesa di parlare con il magistrato Palmieri. Ancora non ascoltato il 14enne, che sarà affiancato da un sostegno psicologico. Mentre risultano all’oscuro di tutto i genitori e l’intera comunità dove si è verificato il fatto.

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