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Cronaca

“Partoriremo per strada”, il corteo in mezzo alla colonna – foto

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Un centinaio di persone in corteo tra la colonna domenicale per dire no alla chiusura del Punto nascita di Piario.

Come una comune domenica estiva anche il 29 luglio la strada provinciale della Valle Seriana era bloccata dalla colonna di mezzi che dall’alta Valle tornano in città: tra le auto ieri però erano presenti anche un centinaio di persone che hanno protestato contro la chiusura del Punta nascita di Piario. 

Il corteo, partito proprio dall’ospedale Locatelli nel tardo pomeriggio di domenica, è stato organizzato dal Comitato “Piario non si tocca” nato per sensibilizzare in merito alla delicata questione del Punto nascita e per raccogliere firme contro la delibera regionale che ha deciso la chiusura.

Tra i partecipanti tante mamme con i propri bambini ma anche nonni e varie persone che hanno ribadito la necessità di mantenere il presidio montano altrimenti, vista la critica situazione viabilistica, le mamme si troveranno a partorire in auto.

“Il parto non è un evento pianificabile – ha detto Francesca Giacometti, presidente del Comitato – e l’alternativa di Alzano Lombardo non è accettabile viste le code domenicali o quelle settimanali che si verificano per gli incidenti. La montagna va tutelata per questo Piario non deve chiudere”.

Quasi nulla invece la partecipazione politica, se non per la presenza del consigliere regionale Jacopo Scandella, che negli scorsi giorni ha lanciato una mozione da convivere con gli altri consiglieri bergamaschi (leggi qui).

Chi volesse aderire all’iniziativa del Comitato lo può fare iscrivendosi al sito del Comitato.

Nel frattempo i sindaci della Val Seriana hanno fatto riscorso al Tar e martedì 31 luglio alle ore 16 i delegati dell’Ambito Valle Seriana Superiore saranno ricevuti dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera: anche in questa occasione è prevista una manifestazione del Comitato che farà sentire la propria voce direttamente fuori dal Pirellone.

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