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Cronaca

Ente Bergamaschi nel Mondo, il Circolo di Ginevra ha festeggiato il 50°

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Ente Bergamaschi nel Mondo, il Circolo di Ginevra ha festeggiato i 50 anni di fondazione.

“Après beaucoup d’années, l’histoire continue encore…”. Questo il motto che ha aperto le celebrazioni per il 50° anniversario di fondazione del Circolo di Ginevra dell’Ente Bergamaschi nel Mondo, svoltesi lo scorso 1° dicembre, presso il “Salone delle Feste” di Troinex, Comune del circondario di Ginevra. Una grande festa, per un grande evento, organizzato dal presidente Stefano Lazzaroni, che ha visto la partecipazione di oltre 380 persone: tutti ad applaudire questa lunga storia, che si è sviluppata fra due secoli, fra diversi presidenti, consiglieri, soci, sostenitori e “amici” svizzeri, che hanno saputo coinvolgere la comunità ginevrina.

Tanti gli ospiti, fra cui la Dott.sa Rose Clara, in rappresentanza del Consolato Generale d’Italia a Ginevra, il Presidente del Comites di Ginevra avv. Andrea Pappalardo e numerosi amministratori pubblici svizzeri e dalla vicina Francia. Inoltre, il presidente dell’Ente Bergamaschi nel Mondo Carlo Personeni e il neo-Coordinatore dei Circoli e delle Delegazioni Mauro Rota. 

I festeggiamenti del 50° di fondazione sono stati anche l’occasione per una riunione con i presidenti dei Circoli dell’Ente Bergamaschi nel Mondo della Svizzera, per il rilancio di programmi e progetti condivisi, per valorizzare la bergamaschità in terra elvetica: per Neuchâtel Valeria Generoso (presidente della Federazione dei Circoli della Svizzera), per Losanna Gianni Turelli, per Lucerna Palmiro Oprandi, per il Canton Ticino Emilio Cadei e per Ginevra Stefano Lazzaroni. Già proposte alcune iniziative: ripresa della pubblicazione del giornale “Bergamaschi nel Mondo”; sinergia con VisitBergamo, responsabile del marketing turistico bergamasco; collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo; convenzione con l’Accademia Carrara; e, su proposta del presidente dell’EBM Carlo Personeni, incontro delle rappresentanze di tutti i Circoli dell’EBM con Papa Francesco.

Molto apprezzata la proiezione di un video che ha documentato tutta la storia del Circolo di Ginevra. Era il 10 novembre 1968: una ventina di amici bergamaschi si ritrovano al Caffè Meridionale, a Ginevra, e fondano il Circolo, allora guidato dal Cav. Angelo Orlandini. Da allora, il Circolo ne ha fatta di strada. Sulla spinta del primo presidente Angelo Orlandini, il Circolo raduna subito 500 soci e inizia a soddisfare le esigenze primarie degli emigrati “made in BG”: assistenza sociale, pratiche sindacali, ma anche aiuto per trovare un alloggio. Si organizzano incontri conviviali, tornei di carte, gare di bocce di corsa campestre, la festa di Santa Lucia; e viaggi a Bergamo e in altre città italiane. Nel 1980 alla presidenza del Circolo subentra Carlo Pasinelli, che nel 2001 passa il testimone all’attuale presidente Stefano Lazzaroni, che guida il Circolo in collaborazione con un Comitato Direttivo forte e coeso, composto dai consiglieri Magoni, Longhini, Arnoldi, Imberti, Aebischer, Rota, Grippo, Suardi, Gasser e Lippi. 

Quale momento culminante della festa, il presidente dell’EBM Carlo Personeni ha consegnato al presidente Stefano Lazzaroni diversi gadget: una targa, il gagliardetto della Provincia di Bergamo, una raccolta di carte antiche della Bergamasca e il libro “L’antica saggezza di Bergamo (2.500 detti e proverbi della terra orobica” di Umberto Zanetti, a sottolineare il suo impegno nell’attività del Circolo; e le medaglie commemorative ai membri del Consiglio Direttivo, ringraziandoli per l’impegno profuso nel promuovere l’attaccamento alle proprie origini bergamasche. 

“Ora, la sfida è avviare un’azione di coinvolgimento delle giovani generazioni – ha sottolineato il presidente dell’EBM Carlo Personeni – Dobbiamo rintracciare iniziative e servizi che possano stimolare il loro interesse”.

Il presidente Personeni, poi, ha fatto un appunto al governo italiano: “Il governo non deve dimenticare i nostri emigranti, in particolare i bergamaschi, anzi deve ringraziarli per quanto hanno saputo fare; invece, sembra che manchi ancora una certa sensibilità verso questa realtà, un’attenzione continua e costante verso i nostri emigranti, che spesso si sentono trascurati, quasi dimenticati. Manca non solo da parte dello Stato, ma anche da parte dalle Regioni, dagli Enti intermedi fino ai Comuni. E pensare che hanno dato tanto all’Italia, in termini socio-economici; le loro “rimesse” sono state un’importante risorsa per la crescita della nostra economia. Con il loro operato, il loro comportamento, i loro successi, sono stati i migliori ambasciatori d’Italia, non dobbiamo dimenticarlo”

A chiusura della festa, l’intervento del presidente del Circolo di Ginevra Stefano Lazzaroni: “I nostri 50 anni di attività non sono un traguardo, ma un punto di partenza. La storia continua, e noi saremo sempre presenti”.

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