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Cronaca

Emanuele e Ilario, vittime di una montagna che non perdona

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Sono il 25enne Emanuele Milesi e il 47enne Ilario Tebaldi, i due bergamaschi che hanno perso la vita negli ultimi giorni sulle montagne bergamasche.

Ghiaccio in montagna

Due escursioni conosciute che si sono rivelate fatali. Hanno perso la vita così: prima il 25enne di Piazza Brembana Emanuele Milesi, morto il 3 gennaio sul pizzo del Becco in alta Val Brembana; poi il 47enne padre di due figli di Berzo San Fermo, Ilario Tebaldi, che ha perso la vita nella mattina di domenica 6 gennaio sul sentiero che porta al rifugio Curò, in alta Val Seriana.

A segnare il destino di entrambi, esperti di montagna e soci dei gruppi Cai, il ghiaccio che in queste giornate è particolarmente insidioso.

Emanuele, amante della montagna, vista la bella giornata di sole di giovedì scorso aveva intrapreso l’escursione da solo. In serata non vedendolo rientrare i famigliari hanno dato l’allarme. Immediato l’intervento dei volontari del soccorso alpino e dei carabinieri. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita sotto la parete sud – est del Pizzo del Becco, a 2200 metri di quota.

Ilario Tebaldi invece è morto domenica mattina precipitando su una lastra di ghiaccio sul sentiero che porta al rifugio Curò, in territorio di Valbondione. L’uomo è precipitato poco prima delle 9, mentre stavano percorrendo il sentiero estivo che porta al Curò chiamato “lo scarico”,  proprio per la sua pericolosità. Il volo di un centinaio di metri non gli ha lasciato scampo.

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