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Cronaca

La figura dello psicologo nel contesto del Cre

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La figura dello psicologo nel contesto del Cre: l’esperienza dell’Oratorio S.Martino di Leffe.

Il Cre si denota senza dubbio come un’occasione di crescita, un periodo denso di emozioni in cui si alternano situazioni di gioco, di divertimento ma anche di impegno e di collaborazione; il tutto all’interno di un ambiente dove la relazione rappresenta l’elemento principale di attenzione. 

Se per i bambini l’oratorio diviene teatro di tornei, laboratori, gite e attività varie permettendo di sperimentare momenti sia ludici che educativi, per gli adolescenti, nel loro ruolo di animatori, il cre si sviluppa su un terreno di responsabilità, di condivisione e di partecipazione attiva.

A supporto delle delicate e importanti dinamiche relazionali che si instaurano all’interno di questo contesto, è stata richiesta l’assistenza della psicologa, il cui intervento si è articolato in una presenza settimanale, suddivisa tra le mattinate e i pomeriggi, per poter avere uno sguardo sia sui momenti di gioco che di attività in oratorio, per un totale di 20 ore durante tutta la durata del cre. 

Il significato di questo progetto, premuroso ed innovativo, ha assunto da subito una duplice valenza: da un lato ha risposto all’esigenza di avere un monitoraggio di alcuni bambini che presentavano difficoltà comportamentali e/o fatiche nella relazione con i coetanei; dall’altro ha permesso un’attenta osservazione e un pratico supporto a quegli animatori per i quali non sempre è stato facile gestite il gruppo dei bambini o sostenere un ruolo educativo, di coordinazione e di cooperazione con gli altri animatori.

Nel complesso sia i bambini che gli animatori hanno accolto di buon grado la presenza della figura, riconoscendone il ruolo e la funzione. 

La prima settimana è stata necessaria per una graduale introduzione e una reciproca conoscenza, concentrando l’attività sull’osservazione dei ragazzi e delle dinamiche nei vari contesti di gioco e di attività strutturata.

Le settimane successive sono invece state meglio sfruttate per affrontare situazioni specifiche o per rispondere ad esigenze e bisogni emersi durante lo svolgimento delle attività.

Di particolare rilievo, infatti, è stato l’utilizzo dello spazio, rappresentato dalla presenza della psicologa, da parte di alcuni animatori nel chiedere consigli o supporto in situazioni delicate o difficili nella gestione dei bambini.

Non sono mancate, inoltre, occasioni di sfogo e sostegno per alcuni ragazzi che hanno sentito il desiderio di parlare di alcune loro fatiche, non necessariamente legate al ruolo di educatore, ma anche semplicemente al particolare periodo di vita che stanno attraversando. 

Il confronto con Don Giuseppe Merlini e con i coordinatori del cre si è rivelato proficuo, ha permesso di raggiungere una valida collaborazione e di costruire un lavoro di rete nel sostenere l’animazione e l’organizzazione del tutto.

La realizzazione di questo progetto, che si è rivelato un’esperienza del tutto positiva, evidenzia la particolare attenzione che è stata dedicata al cre e ai suoi componenti, al fine di offrire non solo uno spazio ricreativo ed educativo ma anche un’importante opportunità per mettersi in gioco e in discussione, attraverso la possibilità di sviluppare empatia e capacità di prendersi cura di se stessi e degli altri. 

Per maggiori informazioni è possibile visitare la pagina Facebook Dott.ssa Alessandra Guerrieri Psicologa Psicoterapeuta e il sito www.alessandraguerrieri.com.

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