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Cronaca

Trasporto pubblico, le Agenzie: “le tariffe non ripagano il servizio”

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Le Agenzie del trasporto pubblico rispondono all’assessore regionale Terzi: “le tariffe coprono un terzo del costo del servizio. C’è la necessità di nuove risorse pubbliche”.

Dopo l’intervento dell’assessore regionale Claudia Terzi, che nei giorni scorsi ha citato le Agenzie del trasporto pubblico in merito ai disservizi che ogni giorno interessano studenti e pendolari lombardi, le stesse Agenzie hanno risposto con una lettera firmata dai presidenti rappresentanti delle varie province della Regione. In particolare si tratta di Gianfranco Manzecchi (Bergamo), Raffaele Favalli (Cremona e Mantova), Daniele Barbone (Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia).

Nel testo viene spiegato che: “le tariffe coprono mediamente poco più di un terzo del costo del servizio e, di conseguenza, l’aumento di utenti nelle fasce di punta comporta la necessità di nuove risorse pubbliche per potenziare i servizi”. Inoltre si aggiunge che gli ultimi sono stati anni di progressiva riduzione delle risorse destinate al trasporto pubblico locale, cosa che ha aggravato ancora di più la situazione e per questo viene chiesto un intervento politico.

La lettera

L’Assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile, Claudia Maria Terzi, ha rilasciato nei giorni scorsi una dichiarazione stampa nella quale lamenta i “disagi inaccettabili” a cui sono sottoposti gli utenti del trasporto pubblico locale che, “in particolare nelle fasce frequentate dagli studenti” vede autobus sovraffollati con “utenti costretti a viaggi disagevoli o che nemmeno riescono a salire sui mezzi”. L’Assessore ritiene che “gli studenti lombardi e le loro famiglie hanno diritto a un servizio adeguato” e, rilevando che “non ci sono alibi di sorta”, richiama le Agenzie per il trasporto pubblico locale, costituite con una legge regionale, ad esercitare il proprio compito di “organizzare il servizio di trasporto pubblico locale sul territorio e intervenire laddove si presentano delle criticità. Lo facciano al più presto.” Non possiamo che condividere pienamente ogni parola dell’Assessore, che evidenzia la realtà dei fatti seppure con qualche differenza nei diversi Bacini. Ci rincresce però che questo accorato richiamo avvenga a mezzo stampa e ci stupisce che l’Assessore non ci abbia convocati urgentemente per capire come mai si sia prodotta questa situazione e per verificare che siano adottati tutti gli atti necessari per porvi rimedio. Il servizio di trasporto pubblico locale di nostra competenza, come quello ferroviario di competenza della Regione, che non ci pare presenti in questo periodo minori problemi o un miglior confort di viaggio per gli utenti, è regolato da contratti di servizio che prevedono un corrispettivo per i gestori proporzionale alla produzione di servizio, misurata in bus*km. Aumentare il servizio nelle ore di punta costa proporzionalmente ancora di più, perché in queste ore le aziende utilizzano l’intera flotta bus e la totalità degli autisti: ogni corsa in più, in questa situazione, vuol dire nuovi investimenti in autobus e assunzione di nuovo personale. Questi maggiori costi non son certo compensati dagli introiti tariffari pagati dai passeggeri, soprattutto nelle ore e nelle situazioni dove l’utenza è composta in buona misura da studenti che, giustamente, godono di tariffe agevolate. Ad oggi, le tariffe coprono mediamente poco più di un terzo del costo del servizio e, di conseguenza, l’aumento di utenti nelle fasce di punta comporta la necessità di nuove risorse pubbliche per potenziare i servizi. Da segnalare che solo negli ultimi anni vi è stato un aumento di oltre il 10% del numero di studenti iscritti agli Istituti scolastici superiori di secondo grado, fatto che ha accentuato ulteriormente la pressione sul sistema del TPL.

L’Assessore dichiara che “la Regione ha garantito alle Agenzie TPL le medesime risorse dello scorso anno, mettendo in atto anche un lavoro politico per scongiurare le ipotesi di tagli governativi”, e di questo non possiamo che ringraziarla. La situazione vede però anni di progressiva riduzione delle risorse destinate al TPL, che hanno portato molti servizi a progressive contrazioni, fino ad assicurare la copertura quasi solo delle fasce di punta, togliendo ogni servizio di trasporto pubblico per buona parte della giornata, per non parlare degli orari serali o dei giorni festivi. È importante che tutti capiscano che “risorse costanti”, per il solo effetto dell’adeguamento al tasso d’inflazione dei corrispettivi contrattuali, vuol dire circa l’1% di servizio in meno ogni anno. A questo depauperamento progressivo di risorse disponibili, a partire da gennaio 2020, per effetto delle nuove modalità di ripartizione delle risorse regionali fissate nella Delibera regionale 7644/2018, si aggiungerà una riduzione di circa 8 milioni di euro per il sistema regionale, corrispondenti all’applicazione dell’IVA sulla quota di trasferimenti pubblici riferita attualmente al cosiddetto CCNL che sarà assorbita nei trasferimenti della Regione alle Agenzie. Non va poi dimenticato che con l’entrata in funzione dei nuovi affidamenti, la parte di servizi svolti in regime di concessione sarà gravata da IVA per ulteriori milioni di euro.

Di tutto questo l’Assessore è stata informata da molto tempo, non ultima tramite la nota congiunta delle Agenzie inviatale nello scorso maggio. Il servizio di trasporto pubblico locale che abbiamo l’onere e, di questi tempi, lo scarso onore di gestire è spesso richiamato come componente essenziale di ormai inderogabili politiche di transizione ambientale e di orientamento della mobilità verso modelli maggiormente sostenibili e, per quanto ridimensionato negli anni e a “risorse costanti”, vede in molte aree del nostro territorio un trend importante e positivo di crescita degli utenti. In questo quadro, non stupisce che i bus siano spesso sovraffollati, stupisce che la questione sia troppo spesso ridotta a polemiche a mezzo stampa e che chi ha la responsabilità delle politiche di bilancio in questo settore non si attivi con adeguati interventi. 

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