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Cronaca

Grande partecipazione a Gandino per l’incontro con i Carabinieri

“Insieme si può”, grande partecipazione a Gandino ieri per l’incontro con i Carabinieri. Una serata partecipata ed estremamente concreta, che ha aperto un dialogo costruttivo.

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Giovedì 20 febbraio l’auditorium della Biblioteca Brignone di Gandino ha accolto l’incontro pubblico organizzato dall’Arma dei Carabinieri per incontrare i cittadini, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. 

“Le normative cambiano così come le disposizioni di legge – ha spiegato il capitano Daniele Falcucci, Comandante della Compagnia di Clusone che unisce dodici stazioni in Val Seriana – e noi cerchiamo di aggiornare la cittadinanza”.

“Proponiamo anche una vicinanza concreta ai problemi che ogni giorno coinvolgono i nostri uomini nel quotidiano operare a favore dei cittadini- ha proseguito Falcucci -. L’intento è evidentemente unico e comune: vivere in sicurezza e tranquillità. Per raggiungerlo lo strumento del dialogo è assolutamente vitale”.

Come ha affermato nel suo discorso il Comandante Falcucci spesso chi vive il territorio nella sua quotidianità coglie anomalie, comportamenti e presenze che possono sfuggire alla percezione dei militari. Da semplici segnalazioni, fatte con tempestività, di un numero di targa, di un’auto sospetta, di una visita indesiderata, possiamo avviare indagini importanti e risalire a malintenzionati, autori, per esempio di truffe agli anziani.

A presiedere l’incontro assieme al Capitano Falcucci, il Maresciallo Francesco Ciaco Comandante della Stazione di Gandino che ha proposto riflessioni estremamente pratiche, che hanno saputo catturare l’interesse delle decine di cittadini presenti (davvero moltissimi). 

“Le piccole abitudini di ogni giorno – ha spiegato il Comandante Ciaco – possono fare la differenza in caso di emergenze e garantire l’incolumità personale. Abituarsi a segnalare ad una persona di fiducia dove ci si vuol recare per un’uscita oppure ancora ricordare quanto sia necessario, in forza di una legge approvata a novembre 2019, denunciare la detenzione di armi bianche”.

“Anche un qualsiasi oggetto di uso comune come un coltello da cucina – ha aggiunto Falcucci – può diventare arma impropria. Per questo la legge richiede che vi sia un fondato motivo per portarlo con se al di fuori del normale ambiente domestico”.

Denunciare le armi bianche

La necessità di denunciare la detenzione di armi bianche atte ad offendere (ad esempio spade, sciabole, ecc.) è una novità che ha destato interesse fra i presenti. Il maresciallo Ciaco ha ricordato le norme per la detenzione delle armi “E’ cosa di diversa dal porto d’armi – ha spiegato – che consente di portarsi appresso armi da fuoco e/o armi bianche, per esempio anche ad uso sportivo. Va ricordato che chi semplicemente detiene armi da fuoco deve pure ottenere una specifica autorizzazione, presentando anche un certificato medico, da rinnovare ogni cinque anni. Per le armi bianche tale certificato è da fare una sola volta”.

L’intervista ai Comandanti

Le domande dei presenti

Alcune domande hanno riguardato le truffe telematiche attraverso cellulari e posta elettronica, ed anche qui i Carabinieri hanno elargito preziosi consigli, che la tecnologia (ed il buon senso) mettono a disposizione, anche nella tutela dei minori. Il maresciallo capo Francesco Ciaco, che dal 2017 guida la Stazione di Gandino si è ripromesso di attivare nel prossimo futuro ulteriori incontri mirati che approfondiscano nei paesi della Valle i reati ed il modus operandi dei malintenzionati per quanto riguarda reati particolarmente frequenti in quest’area.

L’iniziativa di Gandino rientra nel più ampio contesto di un programma lanciato negli ultimi anni, che mira a generare sinergie virtuose fra cittadini e Carabinieri. L’ Arma dialoga quotidianamente con i cittadini. Oltre alla disponibilità delle singole caserme sul territorio, sono attivi il sito internet carabinieri.it e le pagine social su Facebook, Instagram e Twitter. Forte ed accorato l’invito del capitano Falcucci e del maresciallo Ciaco: “Chiamate sempre la Stazione di riferimento oppure il 112. Siamo a vostra disposizione”. E, aggiungiamo noi, “nei secoli fedeli”.

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