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Politica

Il grido di dolore di alcuni sindaci agli organi politici: la Val Seriana è il più grande focolaio di Covid-19 d’Italia

I sindaci (ma non tutti) scrivono al premier, al presidente di Regione e ai politici bergamaschi per chiedere quello che serve e per chiedere chiarezza su quanto accaduto in Val Seriana.

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Che la Valle Seriana ne uscisse spaccata, da questo periodo di difficoltà e dolore, era abbastanza inevitabile. Che lo fosse già da prima, è un dato di fatto.

A questo proposito vi ricordiamo quando lo scorso agosto venne eletto il nuovo direttivo della Comunità Montana Valle Seriana: ad appoggiare il neopresidente Giampiero Calegari l’asse PD – Forza Italia contro Lega e centristi.

Ad oggi, ed è doveroso dirlo, la stessa spaccatura si ripercuote nel trasmettere un messaggio agli organi politici. Come se qualcuno non volesse ammettere la gravità di quello che sta accadendo o peggio ancora, come se qualcuno – non sottoscrivendo un documento simile – voglia sollevare chi di dovere dalle proprie responsabilità.

L’urlo di dolore, scritto nero su bianco in una lettera indirizzata al premier Giuseppe Conte, al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e a tutti i politici bergamaschi, è infatti sottoscritto solo dai sindaci del gruppo di maggioranza della Comunità Montana (Albino, Aviatico, Casnigo, Colzate, Fiorano al Serio, Fino del Monte, Gandino, Gazzaniga, Gorno, Gromo, Leffe, Nembro, Peia, Ponte Nossa, Pradalunga, Premolo, Ranica, Selvino, Vertova e Valgoglio e Villa di Serio) insieme a quello di Valbondione.

Una lettera che punta a sottolineare il momento di estrema difficoltà, chiedendo aiuti concreti per tutte le azioni pratiche che non sono ancora state risolte. Inoltre il sindaci chiedono chiarezza in merito alle responsabilità che hanno ridotto la Val Seriana ad essere il più grande focolaio di Covid-19 d’Italia.

La lettera

La presente nasce dalla volontà dei Sindaci del Gruppo di Maggioranza della Comunità Montana Valle Seriana e del Sindaco di Valbondione che intendono così renderVi note, in maniera diretta, alcune situazioni che hanno un altissimo impatto sui territori e gli abitanti della Valle.

Pur abituati da giorni a usare la mascherina, il nostro è un autentico grido di dolore. Abbiamo lasciato sul campo parenti e amici, un’intera generazione di anziani come ha ben detto il Presidente della Repubblica. Abbiamo lasciato sul campo anche Amministratori del nostro territorio, come Giorgio Valoti, una vita spesa per la salvaguardia e lo sviluppo dei piccoli centri di montagna.

Vogliamo pertanto richiamare la Vostra attenzione, con forza, su quanto segue:

  • –  La nostra Valle è piegata da un numero di vittime del Corona Virus, ufficiali e non, incalcolabile. Non siamo qui interessati a menzionare cifre, peraltro in costante e triste aggiornamento. La coesione del tessuto sociale dei nostri Territori ha subito, negli ultimi due mesi, una durissima prova. A fronte delle innumerevoli situazioni di malattia, solitudine, disagio, povertà che sono nate da questa emergenza gli Amministratori locali hanno fatto del proprio meglio, sono state le sentinelle e i custodi delle comunità, pur consapevoli dei loro limiti.Per questo motivo la nostra richiesta è di un piano di intervento economico immediato dedicato alla specificità sociale e territoriale della nostra V alle. Quest’ultima vede una frammentazione della popolazione, spesso di età media avanzata, in comunità medie e piccole, condizioni di isolamento e carenza di servizi già presenti e aggravate dalla situazione, un tessuto imprenditoriale fatto sovente di piccole e medie imprese che, purtroppo, contemplano oggi la prospettiva di una chiusura permanente e non temporanea. Molte persone rischiano di rimanere senza lavoro. E’ necessario pensare, insieme e fin da ora, a una strategia di rilancio fatta sui misura per la nostra realtà in aggiunta alla strategia nazionale.
  • –  In questo contesto la situazione sanitaria è stata definita in molti e diversi modi. Ancora una volta non siamo qui interessati alla scelta delle parole di maggiore impatto. A fronte di presidi ospedalieri costretti ad operare in situazioni impensabili fino a qualche tempo fa e spesso senza condizioni adeguate, chiediamo l’attivazione immediata di canali preferenziali affinché anche le realtà minori o periferiche possano avere accesso rapido a tutti gli indispensabili dispositivi di protezione individuale e il personale sanitario possa continuare la propria attività in sicurezza. Non vanno dimenticate in questo contesto le RSA, che sono in situazione critica, e i centri di accoglienza per persone disabili.A tal proposito desideriamo qui rinnovare la stima e la gratitudine per gli operatori sanitari che, con coraggio e competenza, sono stati baluardo contro la malattia nei nostri territori.
  • –  Considerata la situazione, riteniamo indispensabile l’effettuazione di tamponi per tutti questi operatori così come rimarchiamo la necessità di tamponi per tutte le persone che presentino almeno un sintomo. Questo, insieme ai dispositivi di protezione, per garantire oggi e in futuro condizioni sicure per la ripresa, che ci auguriamo inizi presto, ma che sia controllata e guidata da criteri di gradualità e buon senso.
  • –  Vi invitiamo poi, ciascuno per la propria responsabilità e competenza, a considerare con estrema attenzione e a reagire con immediatezza al problema della carenza dei medici di base. In molti casi questi medici sono oggi assenti dai paesi, si sono ammalati sul campo, anche per la mancanza di dispositivi di protezione. Le persone si ritrovano senza punti di riferimento e assistenza in condizioni fisiche e psicologiche estremamente difficili. A questo proposito sono necessari interventi coordinati e solleciti affinché chi si trova in casa possa avere accesso a mascherine, ossigeno, saturimetri nonché a forme di assistenza telefonica o virtuale funzionanti.
  • –  Infine chiediamo con forza, al termine di questa situazione di emergenza, che le autorità competenti operino, con serietà e senso di responsabilità, una analisi critica della gestione di questa crisi accertando eventuali responsabilità in maniera trasversale e scevra da considerazioni di natura politica e partitica. La Valle Seriana si è trasformata nel più grande focolaio di Covid- 19 d’Italia. Affinché una simile situazione non si ripeta mai più è necessario capire come e perché sia accaduto. Non possiamo far finta di nulla, se ci sono stati errori o negligenze è necessario che siano individuati e coloro che hanno sbagliato devono affrontare le conseguenze degli errori commessi. Chiediamo questo non con intento polemico o punitivo, ma come gesto doveroso nei confronti degli Abitanti della nostra Valle, che a noi Sindaci e Amministratori chiedono conto della gestione dell’emergenza, prima ancora che alla Provincia, alla Regione, allo Stato. Dobbiamo giustizia a queste persone, anche, e soprattutto, a chi è mancato. A Voi rivolgiamo un appello di responsabilità e vicinanza alla nostra Valle. A voi chiediamo misure concrete, congrue e tempestive.

IL PRESIDENTE

Giampiero Calegari

Tutti i diritti riservati ©

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19 Commenti

19 Comments

  1. gian

    4 Aprile 2020 at 22:39

    Ecco, l unica cosa che un po mi dispiace in questa faccenda che di politici se ne sono ammalati pochi.

    • Donegal

      5 Aprile 2020 at 8:20

      A parte la scemenza di augurare la malattia a persone a caso (io potrei augurare la stessa sorte a lei, ma me ne vergognerei per la vita),
      questo modo di infantile di atteggiarsi al mondo della politica è il colpevole della quantità di incompetenti che abbiamo mandato in parlamento al grido di “via tutti”, nella sciocca idea che “tanto sono tutti ladri, peggio di così non può andare”. I politici sono le persone a cui gli elettori affidano il compito di rappresentare le proprie istanze, legiferando in proposito. Non sono stati messi lì dal Re o dal dittatore di turno. Sono stati eletti dagli elettori. Se gli elettori ragionano in maggior parte come lei, il risultato è quello che abbiamo sotto gli occhi.
      Lei potrà ritenersi assolto dando ogni colpa “ai politici”, ma la sua insipienza parla per lei.

      • Nuccy

        5 Aprile 2020 at 10:56

        Per carità non si augura male a nessuno ma credo che siamo in tanti a chiedervi come mai loro non si beccano mai nulla e le persone comuni muoiono come mosche!!!!!!!!

      • Pulcino

        5 Aprile 2020 at 13:41

        A me non risulta che questo governo sia stato eletto dal popolo….

        • Donegal

          6 Aprile 2020 at 7:13

          Le faccio notare che in Italia, secondo la Costituzione, NESSUN governo è mai eletto dal popolo. Il popolo elegge il Parlamento. Il Parlamento vota la fiducia il Governo.

      • marco

        6 Aprile 2020 at 19:48

        pur condividendo in parte il commento, resto dell’idea che lo stesso dovrebbe essere pertinente all’articolo su esposto, non una polemica su un altro commento che evidentemente lascia il tempo che trova.
        tornando al pezzo è chiaro che non firma chi è colluso con Salvini &co.
        meditate….

  2. 4 Aprile 2020 at 22:44

    Scusate la mia ignoranza, perchè gli altri sindaci non han votato questo ducumentino?

  3. ?

    4 Aprile 2020 at 22:54

    So pròpe gnorànt purtì pasiènsa.
    Perchè non han firmato questo documentino?

  4. Silvano

    4 Aprile 2020 at 23:02

    Una sola domanda ?Perche’ una metalmeccanica di NEMBRO lunedi 06 Aprile riaprira’ dopo una breve chiusura … cosa produce ?

  5. Luigi

    4 Aprile 2020 at 23:27

    Alzano per esempio figura…tra gli assenti

  6. Mascalzone Latino

    4 Aprile 2020 at 23:37

    Perché gli altri sindaci sono della Lega e non possono criticare la regione (fa eccezione valbondione)

  7. Mefisto

    5 Aprile 2020 at 1:28

    A Gandellino non mi risulta ci sia una leghista come sindaco, allora vuol dire che sforza italia non sta più con la lega in CM valle S, malgrado governino gran parte dei comuni insieme appasionatamente… bohhh

    • Mefisto 2 la vendetta

      5 Aprile 2020 at 1:31

      Ad Ardesio non ci sta più la lega?
      Che mondo che mondo, io pensavo che fosse ancora della lega il sindaco li.

      • Mefisto il ritorno

        5 Aprile 2020 at 1:43

        Ops no Ardesi non c’é nel listone, allora c’é ancora un leghista.
        Mascalzone Latino mi sa che tua risposta può avere un fondamento.

  8. Mefestio 3 e po basta

    5 Aprile 2020 at 1:34

    Mascalzone scalvino ops latino, mi sa che tua risposta non é quella esatta…

    • Renata

      5 Aprile 2020 at 14:27

      Secondo me voi non avete capito (voi dei commenti ) i nostri sindaci stanno cercando di tutelarci …chiedono ..lavoro soldi mangiare ecc ecc!!!come si dice l unione fa la forza !!! Mi auguro che in questo momento di crisi sanitaria in primis e quella economica poi …non divida per il partito politico a destra o a sinistra che sia !!! La VITA la nostra dei nostri figli prima di ogni polemica politica . Grazie ai nostri Sindaci

  9. Mascalzone Latino

    5 Aprile 2020 at 13:07

    Vedi Mefisto, che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca… Triste che la prioritá per molti amministratori sia il partito e non farsi portavoce dei concittadini.

  10. Pulcino

    5 Aprile 2020 at 13:45

    Una domanda. Chi ha deciso x la zona rossa di Codogno? Ecco, doveva decidere anche x quella di Alzano/ Nembro.

  11. Cris

    5 Aprile 2020 at 18:03

    Purtroppo chi ne esce sconfitto è il tessuto socio economico della Valle Seriana, quello che imputo maggiormente al di là della zona rossa è stato il fatto che già a Gennaio molte aziende avevano una percentuale di assenteismo per malattia fuori norma, è possibile che nessuno ha ipotizzato nulla, è giusto lavorare ma prima di farlo con le mani va fatto con la testa.

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