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Cronaca

Il flop dei test sierologici, il Tar boccia l’affidamento diretto alla Diasorin

Il Tar della Lombardia boccia l’affidamento diretto dei test sierologici alla Diasorin: “Impegnate risorse pubbliche in maniera illegittima”.

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Il flop dei test sierologici in Lombardia continua: oltre al fatto che ne erano stati promessi 20mila al giorno e ne sono stati fatti 124mila in mese, oggi il Tar della Lombardia ha annullato l’accordo di collaborazione scientifica tra il Policlinico San Matteo di Pavia e la Diasorin, azienda con cui l’ospedale aveva pianificato la serie di test sierologici per i cittadini lombardi, tra cui quelli bergamaschi, con l’obiettivo di studiare la diffusione del virus.

Il Tar si è pronunciato in merito all’esposto presentato dall’avvocato Francesco Abiosi, difensore della società lodigiana Technogenetics. Di fatto sono stati annullati gli atti amministrativi stipulati tra la Fondazione San Matteo e la Diasorin. 

“Mediante l’accordo – scrivono i giudici – il Policlinico ha consentito ad un particolare operatore economico, scelto senza il rispetto di alcuna procedura ad evidenza pubblica, ancorché non tipizzata, di conseguire un nuovo prodotto, che rimane nell’esclusiva disponibilità e commerciabilità dell’operatore stesso”.

Fornitura da 2 milioni di euro senza gara d’appalto

Il San Matteo aveva ritenuto a fine marzo i test sierologici della Diasorin i più affidabili. Così la Regione Lombardia ha stretto con la società un contratto di affidamento diretto, senza passare da una gara pubblica, per una fornitura da 500mila pezzi, del valore di 2 milioni. La decisione definitiva della Regione è dell’11 aprile e la Diasorin ha ottenuto peraltro la certificazione il 17 aprile).

Nella centrale acquisti della Lombardia si trova solo successivamente una manifestazione di interesse. E poi una gara vera e propria vinta pochi giorni fa da Roche.

La fretta dell’affidamento è stata dettata probabilmente anche dall’incertezza sull’affidabilità dei test sierologici spesso sottolineata dai vertici della Regione. Ma ora i giudici amministrativi fanno chiarezza.

Risorse pubbliche impegnate con modalità illegittime

Il Tar scrive: “Mediante l’accordo in questione e l’approvazione della proposta avanzata da Diasorin la Fondazione San Matteo ha impegnato risorse pubbliche, materiali ed immateriali, con modalità illegittime, sottraendole, in parte qua, alla loro destinazione indisponibile”. Il fascicolo sarà adesso inviato alla Corte dei conti.

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4 Commenti

1 Commento

  1. Bergamaschi vi svegliate?

    9 Giugno 2020 at 10:13

    Questi inutili e DISONESTI dirigenti continuano a MANGIARE MOLTI SOLDI PUBBLICI, illecitamente come dice il Tar, per cui sono delle persone DISUMANE E IGNOBILI, dirigenti mantenuti a 20k€ al mese, VERGOGNA!

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