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Gestione scuola sotto attacco: “Azzolina si dimetta”

Gestione scuola sotto attacco: “Azzolina si dimetta”. Le voci dei politici bergamaschi del centrodestra.

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Sono diverse le voci del mondo politico bergamasco che, a pochi giorni dall’inizio della scuola, con una serie di problematiche legate alla gestione Covid e alle graduatorie, sottolineano l’inadeguatezza della Ministra Azzolina.

La senatrice Alessandra Gallone (FI) commenta: “Non è più tollerabile la gestione vergognosa della scuola da parte del ministro Azzolina. Non bastavano la geniale idea dei banchi a rotelle, il conflitto tra due ministeri sull’utilizzo delle mascherine usa e getta in classe, la completa assenza di indicazioni per le famiglie degli oltre 300mila studenti con disabilità.  Ora spuntano anche gravi errori nella pubblicazione delle graduatorie provinciali per le supplenze che rischiano di compromettere il regolare avvio del nuovo anno scolastico”.

Il caos delle graduatorie provinciali

Tra i due milioni di domande presentate infatti sono stati evidenziati alcuni errori nella validazione, punteggi sballati, insegnanti con conferiti incarichi a loro non inerenti.

“Insomma – continua la Gallone -, mentre il ministro, con la sua solita mancanza di umiltà, continua a dire che va tutto bene e che nemmeno in questo caso evidentissimo sarebbero stati commessi errori da parte del suo dicastero, quello che si prospetta in realtà è un inizio di anno scolastico complicatissimo, un vero e proprio caos, con seri problemi che graveranno esclusivamente sulle spalle delle famiglie, degli insegnanti, dei dirigenti scolastici, dei sindaci, degli enti locali e naturalmente dei nostri figli. A questo punto è evidente che le dimissioni di Lucia Azzolina sarebbero l’unica speranza di salvezza per il mondo della scuola”.

Il solletico di CISL

Anche Cisl Scuola denuncia l’alto numero delle irregolarità che si stanno riscontrando nella compilazione delle nuove graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), in corso di pubblicazione da parte degli Uffici Scolastici.

“Il rischio che tutto ciò scateni un contenzioso molto consistente e diffuso, con inevitabili ripercussioni sulle operazioni di nomina dei supplenti, è altissimo. Proprio la necessità di evitare che si determini una situazione del genere, compromettendo il regolare avvio del nuovo anno scolastico, ha indotto i sindacati a chiedere di non utilizzare le GPS per le assunzioni a tempo determinato, attingendo a tal fine dalle attuali graduatorie d’istituto, adottando i provvedimenti necessari a confermarne la vigenza. In tal senso è stato inviato alla Ministra Azzolina un telegramma da parte delle cinque maggiori sigle del settore. Le scuole devono poter disporre da subito del personale, senza essere esposte al pericolo di dover affrontare ricorsi e rifacimenti delle nomine ad attività avviate. Crediamo che sia questo l’interesse da far prevalere in questo momento”.

Le reazioni della Lega

“Una situazione che – commenta Roberto Anelli, capogruppo della Lega in Regione Lombardia -, considerate le annose criticità del sistema e quelle dovute alla sicurezza anti-Covid, sta diventando del tutto ingestibile e che porterà ulteriori disagi alle nostre famiglie. I ricorsi al TAR di migliaia di insegnanti, che ormai paiono inevitabili, allungheranno in maniera indefinita i tempi di assunzione. Chi ne farà le spese saranno ancora una volta, oltre gli insegnanti defraudati delle loro prerogative, gli studenti e il diritto allo studio”.

“Siamo stati facili profeti – dichiara Daniele Belotti, capogruppo Lega in Commissione Istruzione-cultura della Camera – quando la Lega aveva chiesto di rinviare di un anno le GPS, le nuove graduatorie per le supplenze volute dal Ministro Azzolina, pur consentendo nuovi inserimenti nelle vecchie graduatorie”.

“Avevamo previsto che la macchina organizzativa ministeriale, non sarebbe mai riuscita ad informatizzare le graduatorie in poco tempo – spiega Belotti -, ma la Azzolina come al solito non ci ha ascoltato. Risultato, a pochi giorni dall’inizio della scuola: caos graduatorie, punteggi sballati, nomine bloccate, cattedre vacanti e ricorsi in tribunale, con il particolare che normalmente le graduatorie provvisorie consentirebbero delle correzioni, in autotutela per la pubblica amministrazione, ma la Azzolina ha stabilito che le stesse graduatorie fossero subito definitive, immediatamente esecutive, correggibili solo attraverso costosi ricorsi al Tar”.

“Un caos quindi voluto, premeditato dal Ministero – ribadisce Belotti – ragion per cui ho presentato un’interrogazione parlamentare urgente al Ministro dell’Istruzione per sollecitare dei provvedimenti per risolvere questo suo ennesimo disastro. È profondamente ingiusto costringere i lavoratori a spendere migliaia di euro per la tutela di un diritto e per correggere gli errori del Ministero, ragion per cui daremo battaglia per difendere gli insegnati vittime sacrificali dell’incompetenza di un ministro da dimettere prima che faccia altri pesanti danni”.

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