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Cronaca

Dottori a domicilio: a Bergamo entro fine anno attive 24 Usca

Usca: a Bergamo e provincia entro la fine dell’anno piena operatività
per 24 Unità Speciali di Continuità Assistenziale

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Da 12 a 18 unità entro dicembre e poi fino a 24 entro la fine del 2020 per arrivare al rapporto di una Usca ogni 50.000 abitanti come previsto DL 9 marzo 2020 n. 16. E’ questo il programma di crescita delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) di ATS Bergamo nelle prossime settimane, una crescita possibile grazie al fatto che al bando dell’Agenzia di Tutela della Salute hanno risposto numerosi giovani medici.  

Le USCA, servizio attivato dal medico di medicina generale per i pazienti Covid-19 confermati o sospetti con precise caratteristiche, possono effettuare visite mediche domiciliari e attivare kit per il telemonitoraggio (con la consegna dei dispositivi necessari stabiliti dal medico di famiglia) per il costante monitoraggio dei parametri vitali. 

Attualmente operative 12 Unità

“Attualmente abbiamo operative dodici Unità Usca con postazioni distribuite sul territorio provinciale (Albino, Grumello, Lovere, Gromo, Bonate, Treviglio, Calusco, Caravaggio, Bergamo, Zogno, S. Omobono, Alta Valle Brembana). Il servizio è al momento attivo dalle 9.00 alle 15.00, ma da dicembre coprirà la fascia 9.00-19.00 – spiega il dottor Marco Cremaschini, del dipartimento di Cure primarie di ATS di Bergamo – Dalle rilevazioni del mese di ottobre le Usca hanno effettuato 213 visite mediche domiciliari e 478 tamponi domiciliari”. Inoltre, in casi di emergenza per carenza di medici di famiglia, sono intervenute per garantire l’assistenza primaria effettuando centinaia di visite ambulatoriali e gestendo numerosi casi telefonicamente. Complessivamente il servizio nel mese di ottobre ha registrato 1.407 prestazioni. 

L’attività delle Usca è in espansione non solo dal punto di vista numerico, ma anche in termini di possibilità di intervento. E’ infatti già avviata la collaborazione con gli infermieri di famiglia messi a disposizione dalla ASST Papa Giovanni XXIII per l’effettuazione di prestazioni infermieristiche e l’attività educazionale per la gestione dell’isolamento domiciliare, nonchè è in corso di attivazione l’inserimento di assistenti sociali per la valutazione di problematiche specifiche che necessitano l’integrazione con i servizi sociali comunali. Si tratta di un avvio iniziale sul Distretto di Bergamo che verrà poi esteso gradualmente su tutto il territorio provinciale. 

Inoltre è prevista la collaborazione del Servizio USCA nell’ambito della Campagna vaccinale antinfluenzale e nell’ambito dell’attività di esecuzione di tamponi in punti tampone organizzati delle ASST. Dalla prossima settimana infine il servizio avrà in dotazione anche i tamponi antigenici rapidi, in grado di fornire un esito in 15-20 minuti, da effettuare per pazienti sintomatici al domicilio. 

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1 Commento

1 Commento

  1. Alberto

    12 Novembre 2020 at 14:03

    Era una delle prime implementazioni da fare, già richiesta a marzo/aprile dai pochi medici che l’avevano sperimentata con enorme successo (dott. Cavanna a Piacenza uno su tutti): invece, da quanto si apprende, in poche province italiane sono state create per tempo in numero adeguato.

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