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Cronaca

Inchiesta Covid, Di Maio chiede all’Oms di lasciar parlare i ricercatori

Di Maio: “Oms rinunci a immunità per contribuire alle indagini”. I ricercatori veneti devono poter essere sentiti dai pm di Bergamo.

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Nella puntata in onda questa sera di Non è l’Arena, il talk condotto da Massimo Giletti su La7, si è tornati a parlare del piano pandemico italiano non aggiornato. L’attenzione è stata rivolta alla posizione del Ministero degli Esteri, nella persona di Luigi Di Maio, riguardo all’impossibilità dei ricercatori veneti dell’Oms di parlare con la Procura di Bergamo del dossier rimosso. Tra questi figura Francesco Zambon, il responsabile del documento che inchioda l’Italia alle proprie inefficienze e che è stato fatto sparire in poco meno di 24 ore lo scorso 13 maggio nonostante “il documento fosse stato visionato da tutta la catena di comando dell’OMS”, come ha spiegato questa sera il legale di Zambon, l’avvocato Vittore d’Acquarone.

Di Maio: “Oms rinunci a immunità per contribuire alle indagini”

Dunque, da una volontà del Ministro, la Rappresentanza italiana delle Nazioni Unite ha inviato, in data 11 dicembre 2020, una lettera all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Di Maio ha dato indicazioni volte a sensibilizzare l’OMS e fare in modo che Zambon e gli altri funzionari dell’Organizzazione, chiamati a testimoniare dalla Procura di Bergamo, possano non avvalersi dell’immunità, al fine di contribuire al pieno svolgimento delle indagini in corso. Questo il testo della lettera: ”Alla luce dell’ottima collaborazione tra Italia e Organizzazione Mondiale della Sanità, ulteriormente rafforzata durante il periodo della pandemia Covid-19, vi chiedo di considerare, nello spirito della Sezione 22 della predetta Convenzione, la possibilità di permettere a funzionari ed esperti di acconsentire alla richiesta del Procuratore di essere sentiti come persona informate sui fatti”.

In studio anche Consuelo Locati, legale del Comitato dei parenti delle vittime “Noi Denunceremo” che ha ribadito l’importanza del lavoro svolto dal comitato stesso e la necessità di fare chiarezza di fronte a 60mila morti. Lei stessa aveva chiesto settimana scorsa al Ministero di intervenire riguardo all’immunità diplomatica.

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