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Cronaca

Nuovo radiofaro all’aeroporto di Orio al Serio: le perplessità di Legambiente

Secondo Legambiente questo progetto ha un enorme impatto sulla cintura verde cittadina e sono a rischio quasi 700 piante. Sacbo risponde che il progetto è previsto dai primi anni 2000 e vi è comunque l’obiettivo di preservare di garantire sostenibilità ambientale.

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Una grande antenna poggiante su un basamento alto sei metri per l’installazione di un sistema di radionavigazione per aeromobili. Si tratta del nuovo radiofaro che Sacbo intende installare nelle vicinanze dell’Aeroporto di Orio al Serio, in una zona classificata come agricola. Lo strumento è utile per fornire indicazioni ai piloti per comprendere la meglio la loro posizione ma, secondo Legambiente, ha un enorme impatto sulla cintura verde cittadina: sono a rischio quasi 700 piante.

Il nuovo radiofaro a Orio e l’area verde e rischio

“Si tratta di un intervento sicuramente utile per migliorare la sicurezza aeroportuale – dichiara Legambiente Bergamo -, ma lascia molte perplessità per quello che comporta. Al fine di garantire il perfetto funzionamento del radiofaro, infatti, pare sia indispensabile eliminare ostacoli al disopra dei 7 metri di altezza, quindi bisognerebbe eliminare la vegetazione. Le piante a rischio sono ben 602: tra le quali troviamo 354 platani, 28 olmi, 13 pioppi neri, 5 aceri campestri, 2 carpini bianchi e 200 robinie. La maggior parte di queste piante si trovano in una zona di bosco lungo il torrente Morla, oppure costituiscono filari lungo i canali di irrigazione o percorsi agricoli”.
Legambiente Bergamo sottolinea che il radiofaro verrebbe realizzato in una zona che il PGT di Bergamo definisce come ambito della tradizione e produzione agraria. “Questa fascia di territorio – conclude Legambiente Bergamo – rientra nella zona della cintura verde di Bergamo per la quale è prevista tutela nel PTC del Parco dei Colli e, quindi, su di essa esiste un vincolo ambientale”.

Sabco: “Aree boschive mantenute”

In merito a ciò non tarda ad arrivare la risposta di Sacbo: “Il Progetto di ricollocamento del radiofaro, al servizio dell’aeroporto di Bergamo, è previsto sin dai primi anni 2000. Nell’ottica di garantire una sostenibilità ambientale, comunque contestuale alla realizzazione delle previste infrastrutture, il progetto è stato oggetto di approfondimento con l’Amministrazione comunale di Bergamo e con la sua Commissione paesaggistica. Grazie a ciò, riusciremo a mantenere intoccate tutte le fasce arboree e boschive presenti lungo il torrente Morla. Il progetto è stato inoltre integrato con la previsione di 200.000 euro di lavori aggiuntivi, esclusivamente mirati al rifacimento dei filari incompatibili con la sicurezza aeronautica. Il risultato raggiunto sarà quello di compensare contestualmente alla realizzazione del radiofaro quanto incompatibile con la presenza dello stesso e, nel medio periodo, di iper-compensare l’aspetto naturalistico e paesaggistico delle opere previste nell’area”.

Gioia Masseroli

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