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Cronaca

Ospedali ex Bolognini: posti letto Covid saturi, colpiti anche pazienti più giovani

Agli ospedali dell’ex Bolognini terapia intensiva Covid piena: il 75% sono bergamaschi. Colpiti anche pazienti più giovani

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Ad un anno dalla prima ondata di Covid che così violentemente ha colpito gli ospedali bergamaschi della ASST Bergamo Est, l’ex azienda ospedaliera Bolognini di Seriate, abbiamo fatto il punto della situazione con il dottor Roberto Keim, primario di Anestesia a Seriate. “La seconda ondata non è mai andata a zero – spiega il dottore – rispetto alla prima che invece a fine maggio del 2020 si era quasi completamente esaurita. Quindi non è corretto parlare di terza ondata, perché quella che stiamo vivendo è un prolungamento della seconda. Possiamo però parlare di terza fase visto che da alcune settimane le cose sono nettamente cambiate sia nel numero dei ricoveri che nella tipologia di pazienti”.

Nello specifico il dottor Keim fa riferimento al numero dei posti letti occupati, alla tipologia dei pazienti e alla loro provenienza. In particolare a ieri (venerdì 2 aprile 2021) tutti i posti covid disponibili negli ospedali della ASST Bergamo Est sono completi. A Seriate sono 42 (di cui 8 in terapia intensiva), 18 ad Alzano, 16 a Piario, 25 a Lovere, 5 a Calcinate e infine 22 a Gazzaniga per un totale di 128 posti letti.

L’organizzazione degli ospedali dell’ex Bolognini

“Noi operatori ci saremmo aspettati questo momento di saturazione perché come detto la seconda ondata non è mai andata a zero – continua il dottore – e le aperture natalizie e gli assembramenti hanno fatto la loro parte. I giovani sono meno attenti e ora la variante colpisce loro e il resto della famiglia. Come terapia intensiva a Seriate abbiamo attivato, come le altre terapie intensive regionali, il livello 4A con un massimo di 8 posti, oltre a 2 posti per altri pazienti. Normalmente i posti di terapia intensiva sono 4 più 2 di sub intensiva. Questo comporta un grande lavoro. Se la situazione peggiorerà bisognerà attivare il livello 4B arrivando a 12 posti totali, portando via però posti letto ad altri reparti. Nella prima ondata questi posti letto furono 24, fu uno sforzo immane”.

L’organizzazione della ASST Bergamo Est prevede la centralizzazione dei casi più gravi a Seriate e l’appoggio per casi meno gravi negli altri ospedali.

Provenienza e età dei pazienti

Da qualche settimana inoltre è cambiata anche la provenienze dei pazienti: nella seconda ondata erano per il 70% bresciani, oggi invece in terapia intensiva sono il 75% bergamaschi. “Questa è la cartina tornasole di come si è spostato il contagio – aggiunge il Primario – ovvero da Brescia verso la parte est della nostra provincia. I nostri pazienti sono infatti di Rogno, Cerete, Castelli Calepio ecc. comuni vicini alla provincia di Brescia”.

L’età si è abbassata con ricoverati soggetti anche di 30 e 40 anni alcuni anche con altre patologie; anche la mortalità di chi arriva in terapia intensiva si è abbassata: nella prima ondata moriva circa il 50%, nella seconda il 40% e ora si dovrebbe essere attorno al 35%.

“Non credo arriveremo a zero a fine maggio – conclude il dottore -. Ciò nonostante i vaccini, perché non c’è lockdown duro come lo scorso anno. Se vogliamo tornare a sorridere quest’estate dobbiamo fare ancora tanti sacrifici, almeno per tutto aprile”.

L’intervista al dottor Keim

Gessica Costanzo

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9 Commenti

1 Commento

  1. Tom

    3 Aprile 2021 at 22:30

    Ho letto come sempre il tuo interessante articolo Gessica, e poi ho voluto dare un occhiata nella Cloaca (fesssbook) nel leggere i commenti (dementi!) al tuo lavoro, sono inorridito.
    Ora la colpa é anche dei giornalisti che ci informano.
    Sono disgustato, dal livello raggiunto da alcuni dementi negazionisti.

    • Tom

      3 Aprile 2021 at 22:41

      PS
      È bastato dare a tutti la possibilità di dire e divulgare qualsiasi cosa e in pochi anni ci siamo giocati due secoli di illuminismo.

  2. Alberto

    3 Aprile 2021 at 22:38

    Le varianti sono causate dalla campagna di vaccinazione fatta in piena epidemia (un obbrobrio assoluto dal punto di vista epidemiologico, come detto da più specialisti in materia) ora colpiscono gente più giovane a cui il virus originale gli aveva fatto praticamente un baffo… invece che indebolirsi naturalmente, il virus ha ripreso forza grazie ai vaccini, basti vedere i grafici sull’andamento dei contagi in tutti i Paesi avanti con la vaccinazione, da Israele in avanti.

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