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Cronaca

Alfabetizzazione digitale in Italia: le misure in campo

Alfabetizzazione digitale, solamente il 36% degli italiani avrebbe le competenze digitali necessarie per un corretto utilizzo del web.

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Internet ormai fa parte della vita quotidiana di ognuno di noi: dai social agli e-commerce, fino all’utilizzo per motivi di lavoro, usiamo la rete tramite i nostri computer e smartphone, ma quanti di noi sanno realmente usare Internet? Si tratta di qualcosa che diamo per scontato: per accedere a Internet basta avere un PC o smartphone, una connessione Wi-Fi o una SIM e infine un browser per navigare usando un motore di ricerca come Google.

Eppure, secondo l’ultimo rapporto dell’OCSE intitolato “Skills Outlook 2019”, l’Italia è il terzultimo paese per competenze digitali dei suoi cittadini; competenze digitali che al giorno d’oggi sono fondamentali per crescere da un punto di vista educativo e lavorativo, ma anche per evitare di cadere in truffe online oppure vittime di attacchi hacker. L’Italia, infatti, è uno dei paesi più colpiti al mondo da attacchi informatici e furti di dati: come spiega l’ultimo rapporto del Clusit, nel 2020 ci sono stati 1871 attacchi gravi di dominio pubblico.

Internet: tanto utile quanto pericoloso?

Secondo il sopracitato rapporto dell’OCSE, solamente il 36% degli italiani avrebbe le competenze digitali necessarie per un corretto utilizzo del web. In effetti, molte persone ancora oggi non conoscono quali sono i principali rischi di Internet, nonostante comunque vengano messe in campo sempre nuove iniziative per imparare a navigare in sicurezza. Infatti, non basta avere un buon antivirus sempre aggiornato per evitare i pericoli di Internet.

Praticamente ogni virus o malware, così come ogni truffa online, avviene sempre per una svista dell’utente: i computer sono macchine pensate per eseguire i nostri ordini, d’altronde. Ma quali sono questi pericoli della rete? Uno dei problemi principali che affligge Internet è sicuramente il phishing: ovvero malintenzionati che, tramite email o messaggi sui social, provano a rubare dati personali agli utenti (se non addirittura informazioni più sensibili come carte di credito o credenziali d’accesso a servizi di pagamento online).

I dati infatti sono il nuovo oro digitale, che dopo essere sottratti vengono rivenduti al migliore offerente. Ecco perché spesso avvengono i cosiddetti data breach (violazioni di dati): furti di dati ai danni di aziende che operano online. Un data breach consiste nella violazione dei server aziendali, dove un gruppo di malintenzionati riesce a sottrarre sia dati della società, sia dati relativi agli utenti o clienti dell’azienda in questione. Solo nel 2019 sono avvenuti ben 1443 data breach in Italia, esponendo milioni di italiani a potenziali furti di dati.

Tra le altre insidie legate ai malware e virus, spiccano sicuramente i ransomware. Si tratta di una tipologia di malware molto subdola: una volta scaricato questo programma, l’hard disk del PC verrà crittografato e reso inaccessibile. Si verrà così costretti a pagare un riscatto ai malintenzionati per poter sbloccare i propri dati (anche se non sempre poi i dati vengono realmente sbloccati; o se viene fatto, può capitare comunque di perdere lo stesso parte dei dati).

Come navigare in sicurezza sul web

Considerati tutti i rischi che circolano in rete, come possiamo usare Internet evitando di incappare in tutti questi pericoli? Serve sicuramente tanto buonsenso, così come bisogna conoscere le misure di sicurezza a nostra disposizione. Quando si visitano i siti internet, è bene navigare su siti protetti, riconoscibili dal lucchetto verde nella barra degli indirizzi (che simboleggia la connessione con protocoolo HTTPS). Inoltre, è bene usare sempre un browser aggiornato: ormai quasi tutti i browser riescono ad avvertirci se stiamo per entrare su un sito considerato poco sicuro o vulnerabile.

Esistono poi altri dettagli da prendere in considerazione per valutare l’affidabilità di un sito, che però variano molto. Per esempio, molti siti di e-commerce devono sempre mostrare il numero di partita IVA, i dati societari e anche la loro privacy policy; stessa cosa per altri tipi di business che invece devono disporre di licenze, come le licenze dei casinò online recensiti su Casinos.it. Questi casinò digitali operano solo sul web, ma devono disporre di regolare licenza e avere un servizio clienti sempre disponibile per aiutare gli utenti. Inoltre, i siti dei casinò online dispongono di un catalogo di giochi completo, bonus e promozioni per gli utenti e tante altre iniziative: tutti fattori che possono far capire a vista d’occhio l’affidabilità di una piattaforma da gioco come quelle dei casinò online. Un altro modo per capire se un sito sia affidabile o meno, è fare una rapida ricerca su Google: bisogna cercare recensioni sul sito o piattaforma in questione, anche su servizi specializzati come Trustpilot.

Quali misure seguire per l’alfabetizzazione digitale in tutto il paese?

Internet è qui e farà parte delle nostre vite per molti anni a venire e tutto il nostro futuro viene costruito di pari passo con il potenziamento e l’espansione del web. Anche il governo italiano ha capito che ormai è giunta l’ora di investire seriamente sui programmi di alfabetizzazione digitale, a partire dalle scuole, ma anche sull’infrastruttura per gestire connessioni più veloci. Infatti, la velocità media di download in Italia si attesta sui 23,8 Mbit/s: un dato che fa poco onore al nostro paese se confrontato con il resto d’Europa.

Proprio per questo motivo è nato il progetto di Open Fiber, società che ha avuto incarico di portare la fibra ottica in tutto il Belpaese. E i risultati si stanno già vedendo: nel 2020 l’Italia si è classificata seconda in Europa per la crescita nella copertura Ftth (Fiber to the home, fibra a casa), con oltre 3,8 milioni di unità immobiliari raggiunte per la prima volta dalla fibra ottica.

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